Ancora in alto mare la situazione che concerne la mobilità regionale del personale che prevede oltre al nulla osta dell’Azienda accettante anche quello dell’Azienda di appartenenza. Il concorso di mobilità risale al febbraio 2013 ma, al momento, non si intravede la luce in fondo al tunnel per quegli infermieri “pendolari” che tutti i giorni sono costretti, da tanti e tanti anni, a percorrere centinaia di chilometri per recarsi al lavoro, sostenendo molte spese e sottraendo tempo a se stessi, alla famiglia ed ai propri cari.
La vicenda riguarda molti infermieri, attualmente in forza al Policlinico di Bari (circa 75), Asl Bari, Asl Brindisi (circa 70) ed Asl Taranto.
Il nodo cruciale è che ogni Azienda non concede il nulla osta poiché, non ha la certezza che tali infermieri, che dovrebbero migrare in altre aziende, saranno poi rimpiazzati perdendo così forza lavoro. Sulla questione “mobilità” sono intervenuti i consiglieri pentastellati Marco Galante e Mario Conca chiedendo un’audizione al Presidente della Regione Michele Emiliano che, a tutt’oggi, non si è ancora espresso sulla data fatidica in cui dare attenzione a questa importante problematica.
NurseTimes si era già occupata di questa problematica intercettando una comunicazione della regione Puglia inviata a tutti i Direttori Generali che riprende un incontro del 12 luglio sul tema della mobilità e delle difficoltà delle aziende sanitarie a darne attuazione.
Gli infermieri intanto, hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione fissandosi appuntamento il 3 novembre presso la sede Regionale, per protestare contro questa mancata attenzione e soluzione del problema.
Scupola Maria Giovanni
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