Per coprire il disavanzo occorrono 200 milioni. La Regione ha così deciso una drastica misura riguardante barellieri e addetti alle pulizie. Fanno eccezione le internalizzazioni in corso nel servizio 118. E all’orizzonte si profila la sospenione delle assunzioni di operatori socio-sanitari e amministrativi. Sarà invece permessa la chiamata a ruolo di medici, infermieri e tecnici di laboratorio.
L’assessorato alla Salute della Regione Puglia, guidato da Rocco Palese, ha inviato alle Asl una disposizione drastica, decretando il blocco delle assunzioni in tutte le Sanitaservice (società di supporto per pulizie e altre attività), a eccezione delle internalizzazioni in corso nel servizio 118. E all’orizzonte si profila la sospenione delle assunzioni di operatori socio-sanitari e amministrativi in ogni azienda sanitaria, mentre sarà permessa la chiamata a ruolo di medici, infermieri e tecnici di laboratorio.
Il motivo, chiaramente indicato nella disposizione, è un tema noto: la Puglia, si legge nel documento, “è sottoposta a piano di rientro dal disavanzo sanitario e deve, per tale motivo, attenersi alle indicazioni vincolanti del piano”. In pratica, mancano 200 milioni, e la Regione deve tirare la cinghia. La questione risente dell’imminente riunione a Roma del tavolo ministeriale che vigila sui conti. I calcoli più accurati rendono evidente un fatto: anche a voler considerare l’incremento del Fondo sanitario 2022 e il previsto incasso del “pay-back” (soldi che tornano dai fornitori dopo lo sforamento dei limiti di spesa), occorre prevedere coperture, appunto, per 200 milioni. Significa che l’assestamento di bilancio, in estate, sarà un bagno di sangue per i pugliesi. A meno che non arrivino dal Governo nuovi stanziamenti.
Per ridurre e normalizzare le sacche di spesa arriva dunque lo stop per circa 420 assunzioni tra barellieri e addetti alle pulizie. L’intento è quello di mettere un freno a un comparto considerato fuori controllo. La Sanitaservice di Taranto stava per assumere circa 70 persone: 40 grazie a una procedura avviata con il giudice del lavoro e altre 30 di propria iniziativa. Altre 100 assunzioni riguardavano Brindisi, mentre Lecce spingeva per 190 addetti, Foggia per 40 e Barletta-Andria-Trani per 20. Ma adesso tutto è bloccato.
Non si è fatta attendere la reazione dei sindacati. Domenico Ficco, segretario regionale di Fp-Cgil, ha coosì commentato la mossa dell’assessorato alla Salute: “Stiamo già ragionando in maniera unitaria sulle azioni da mettere in campo. Se a breve non dovesse arrivare una convocazione urgente sul tema, per noi sarà mobilitazione. C’è tanta tensione. Anche perché tante aspettative dei lavoratori, come ad esempio quella del premio Covid, sono state disattese. E adesso arriva pure questo blocco delle assunzioni”.
Redazione Nurse Times
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