Sulle bozze di regolamento appena revisionate: “In queste strutture ci sono persone più fragili che in altre. Il loro diritto a un’assistenza dignitosa e continuativa non sembra essere tutelato”.
In Puglia, nei giorni scorsi, i dirigenti degli uffici competenti hanno revisionato le bozze di regolamento regionale in tema di residenze sanitarie assistenziali (Rsa) per i pazienti disabili e non autosufficienti. Bozze che, secondo il consigliere del Movimento 5 Stelle, Marco Galante, sottostimerebbero il reale fabbisogno di infermieri, pregiudicando la qualità dell’assistenza.
“Purtroppo – dichiara Galante –, ancora una volta si dà priorità ai bilanci rispetto alla qualità delle cure. Sembrerebbe infatti riproporsi il problema del sottodimensionamento dell’organico di infermieri e Oss rispetto al numero di posti letto. Peraltro i regolamenti impongono la presenza di un solo infermiere durante il turno di notte per l’intera struttura, che può essere composta da nuclei di intensità di cure differenti e può raggiungere un numero di posti letto complessivi pari a 120. È evidente che i pazienti si ritroverebbero, durante le ore notturne, privi dell’adeguata assistenza infermieristica, mentre gli Oss si vedrebbero costretti a svolgere mansioni diverse da quelle di loro competenza, non retribuite e con conseguente assunzione di responsabilità non spettanti loro. Le criticità segnalate non garantiscono il corretto funzionamento della struttura, e quindi le migliori condizioni possibili di assistenza per i pazienti”.
Prosegue il consigliere penta stellato: “Nel caso in cui un infermiere, che deve essere il fulcro dell’intero sistema assistenziale, fosse oberato di lavoro e dovesse assistere un numero spropositato di degenti, rischierebbe di farlo non al meglio, con inevitabili conseguenze per la salute degli assistiti. La percezione, durante tutti i lavori che hanno portato alla riorganizzazione delle Rsa, è che il presidente Emiliano, l’assessore Ruggeri e anche la stessa commissione non abbiano compreso l’importanza di fornire adeguata assistenza agli anziani e ai disabili, dando più peso a questioni burocratiche e amministrative e alla spartizione dei posti letto per Provincia. In queste strutture ci sono persone più fragili che in altre. Persone che hanno il sacrosanto diritto di essere assistite in maniera dignitosa e continuativa. Leggendo i regolamenti, tale diritto non sembrerebbe essere tutelato”.
Randolfi Massimo
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