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Protocolli infermieristici, 118 Bologna: sospeso il Direttore e altri 2 medici

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Procede senza sosta e senza una logica l’incredibile vicenda che sta interessando tutto il mondo dell’emergenza 118, in particolare quello di Bologna e l’ordine dei medici che ha avviato una spirale inarrestabile. 

Dopo la notizia del 28 febbraio scorso della sospensione dei 4 medici (VEDI) per aver “istigato l’esercizio abusivo della professione medica” approvando protocolli infermieristici di fatto condivisi in tutto il mondo, si apprende che anche Gordini, Direttore del Dipartimento dell’Emergenza Urgenza bolognese è stato sospeso per sei mesi dall’Ordine dei Medici.

Nel mirino dell’Ordine dei medici finiscono pezzi da novanta della sanità bolognese, viene decapitato virtualmente uno dei suoi fiori all’occhiello: Giovanni Gordini, Direttore del Dipartimento emergenza, Cosimo Picoco, Responsabile del 118 e Nicola Binetti, Direttore del Pronto Soccorso, tutti sospesi.

Una sospensione che indirettamente mette in discussione un intero Sistema e l’attività svolta dagli infermeri che ne fanno parte.

Anche dopo mesi di dibattiti e comunicati con i quali Simeu, Aniarti, FNC Ipasvi, Collegio di Bologna, Collegi dell’Emilia Romagna, Regione ER evidenziavano la correttezza dei protocolli infermieristici utilizzati, basati su linee guida condivise in tutto il mondo e sulle competenze avanzate acquisite dagli infermieri che operano nell’area dell’emergenza attraverso percorsi formativi accreditati e certificati,  l’Ordine e  l’apposita commissione vigilatrice, rimangono sulla loro posizione che ci sono ben 7 “colpevoli”, tutti rei di essere andati oltre i vincoli del Codice Deontologico Medico.

La sospensione, come noto, è il preludio alla cancellazione dall’Albo.

Si tratta di un fatto gravissimo che mette in discussione quanto di buono si è fatto finora e soprattutto vanifica i tentativi di conciliazione tra le varie figure professionali nell’ottica di un’assistenza sempre più mirata e inter-disciplinare.

Anche dopo questa decisione scellerata e senza logica, un unico coro si leva alto ribadendo che le attività svolte, in scienza e coscienza, dagli Infermieri del 118 trovano giustificazione nei bisogni dei cittadini che assistono con modalità riconosciute come le più appropriate sul piano clinico (linee guida di accreditate società scientifiche) e organizzativo (presa in carico integrate e multiprofessionale).

Gaia Pomar

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