La colchicina è un farmaco impiegato per il trattamento di una malattia genetica a trasmissione autosomica recessiva caratterizzata da episodi ricorrenti di febbre e peritonite, talvolta con pleurite, lesioni cutanee, artropatia (nota come Febbre Mediterranea Familiare) e per il trattamento della deposizione di cristalli di acido urico (malattia infiammatoria nota come Gotta).
Un recente studio ha dimostrato che la colchicina può avere altri impieghi ed essere usata nel trattamento dei pazienti con recente infarto acuto del miocardio, in regime di prevenzione Terziaria.
Lo studio è stato eseguito su un campione di 4745 pazienti post-infartuati e, mediante metodo a doppio cieco, ad un gruppo è stata somministrata colchicina a baso dosaggio, pari a 0.5 mg, mentre all’altro gruppo placebo.
L’end point primario di efficacia era laricerca e la differenza tra i due gruppi in termini di:
- incidenza di morte per cause cardiovascolari,
- arresto cardiaco,
- infarto del miocardio,
- ictus
- ricovero urgente per angina con conseguente intervento di rivascolarizzazione coronarica.
I risultati ottenuti hanno evidenziato che nel gruppo trattato con colchicina il verificarsi di una complicanza suddetta è stato del 5.5%, mentre del 7.1% nell’altro con un chiaro rischio più basso di eventi cardiovascolari tra i pazienti trattati con colchicina rispetto al placebo.
CALABRESE MICHELE
FONTE: www.nejm.org
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