Cinquanta milioni di euro sottratti illegittimamente dalle casse dell’Asl di Bari. A rilevarlo una relazione del ministero dell’Economia che finirà a brevissimo al vaglio della Corte dei Conti e che nel caso in cui fosse confermato il danno erariale, potrebbe portare i giudici a chiamare in causa l’intera categoria medica. «Bisogna fare attenzione a non passare dalla segnalazione di certe criticità a una delegittimazione del sistema» sottolinea Filippo Anelli, segretario della Fimmg Puglia
secondo il quale il polverone sollevato dall’inchiesta sugli sperperi nelle spese dell’Asl di Bari, oltre a basarsi su dati ancora tutti da verificare, punta il dito su un’intera categoria di professionisti che ogni giorno si assumono la responsabilità di garantire la salute dei cittadini. Si parla di prestazioni da 5mila euro pagate 66mila, compensi extra incassati dai medici anche durante i giorni di riposo e “spese pazze” per un danno erariale al vaglio della Corte dei conti mentre il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha già parlato di “quadro di illegalità diffusa”. Ma Anelli getta acqua sul fuoco: «Le notizie sono frammentarie, ma per quel poco che ci è stato possibile verificare necessitano di un approfondimento. Le anomalie in tutti i sistemi sono sempre possibili ma bisogna comprendere se rientrano in una “patologica fisiologia” o in veri e propri atti di truffa. La nostra impressione è che alcune delle anomalie riportate siano totalmente infondate e altre richiedano una contestualizzazione».
L’esponente della Fimmg fa l’esempio della questione delle ore aggiuntive contestate ai medici ospedalieri: «C’era un finanziamento regionale per pagare ore aggiuntive allo scopo di ridurre le liste d’attesa; certo questo altera il meccanismo previsto dalla legge nazionale, ma è stato autorizzato e aveva una finalità ben precisa… poi sui singoli casi naturalmente bisogna fare gli approfondimenti necessari». In generale Anelli segnala invece il forte aumento di rischio clinico e professionale dovuti al peggioramento delle condizioni lavorative e specialmente alla mancanza di personale: «Alcuni medici devono fare un numero di ore talmente alto che sfondano la soglia degli straordinari e a fine anno non vengono neppure retribuite».
Fonte: doctro33.it
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