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Pratolungo (Alessandria), orrore nella comunità terapeutica: disabili picchiati e umiliati

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Pratolungo (Alessandria), orrore nella comunità terapeutica: disabili picchiati e umiliati
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Le indagini dei carabinieri, partite dalla denuncia dei genitori di un paziente, hanno portato all’esecuzione di 13 misure cautelari.

Si chiama “Freedom” l’operazione condotta dai carabinieri di Gavi e Novi Ligure, coordinati dalla Procura della Repubblica di Alessandria, che ha fatto luce su quanto accadeva nella comunità terapeutica di Pratolungo, già finita nel mirino di Asl Alessandria e Nas qualche anno fa per le carenze che vi furono riscontrate. Sotto accusa sono finiti ora infermieri, oss ed educatori, tutti dipendenti della cooperativa Eliana di Grondona. Pare che abbiano perpetrato ripetuti maltrattamenti ai danni degli ospiti, una ventina tra uomini e donne, alcuni dei quali affetti da gravi disabilità psicofisiche.

In tutto sono 25 gli indagati e 13 le misure cautelari richieste dal gip ed eseguite ieri mattina, di cui 7 arresti domiciliari, un divieto di dimora e cinque divieti di esercizio della professione per un anno. L’indagine, partita dalla denuncia dei genitori di un paziente, affetto da sindrome di Asperger, ha fatto emergere condotte abituali e sistematiche consistenti in violenze fisiche (strattoni e spintoni), ingiurie, vessazioni e altri comportamenti gravemente lesivi della dignità personale.

Davvero deprecabili, in particolare, le azioni degli operatori ora ai domiciliari, inchiodati dai filmati delle telecamere di sorveglianza: picchiavano i malcapitati, li spingevano a terra tenendoli per le braccia e, non contenti, li deridevano o addirittura li lasciavano soli in una stanza buia per “punizione”. Ma non basta. La comunità si dimostrava anche inflessibile sul diritto di visita, impedendo ai parenti di fare compagnia ai loro cari, se non sotto stretta sorveglianza. Per non parlare delle attività di riabilitazione e assistenza, in pratica inesistenti.

Insomma, una sorta di residenza lager, dalla quale alcuni pazienti hanno pure cercato di scappare, proprio per non sottostare più ai maltrattamenti. Una storia a tinte horror, sulla quale i carabinieri hanno ora scritto la parola “fine”.

Redazione Nurse Times

Fonte: www.alessandriaoggi.info

 

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