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Pozzuoli, brutale aggressione a un infermiere: la solidarietà di Opi Napoli

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Da Londra a Pozzuoli: storia di un neurochirurgo che ha preferito tornare a casa
Foto Archivio esterno dell ospedale la schiana di Pozzuoli
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Teresa Rea, presidente dell’Ordine partenopeo, condanna l’episodio di violenza andato in scena domenica mattina al Pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli.

“L’Ordine delle professioni infermieristiche di Napoli si costituirà parte civile in un eventuale processo. Al collega vittima dell’ennesima, brutale aggressione va tutta la solidarietà del personale infermieristico dell’ospedale, del consiglio direttivo e mio personale”. Così Teresa Rea, presidente di Opi Napoli, dopo l’aggressione di cui è stato vittima l’infermiere G.B. al Pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli.

La violenza è andata in scena domenica mattina, quando due energumeni che sostavano nell’area di attesa del Triage hanno scaraventato a terra il sanitario, colpendolo più volte con calci e pugni al capo, al volto, al corpo. Terminata l’aggressione fisica, i due hanno continuato con offese e minacce verso tutto il personale del reparto. G.B. è stato refertato per lesioni cutanee e forti dolori al collo e nella parte mascellare del volto.

Anche Manolo Ciancio, della segreteria Cisl Na2 Nord, condanna l’ennesima mancanza di rispetto verso la categoria: “Saremo in prima linea per chiedere più tutele e garanzie per gli operatori sanitari. Basta, discriminare tra figure operanti nello stessi comparto! Tutti gli operatori devono essere considerati pubblici ufficiali e devono avere le giuste tutele. Lotteremo anche per i drappello h24 della polizia di Stato fuori i nosocomi. In più bisogna capire che la comunicazione in contesti critici è fondamentale”.

Redazione Nurse Times

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