Il ministro Speranza apre a questa possibilità, che però non convince tutti in Parlamento. Le possibili alternative.
Dopo che il Cts ha richiamato la possibilità di un intervento legislativo che permetta di avere le più alte coperture vaccinali a scuola in vista della riapertura di settembre, questa settimana una nuova Cabina di regia sarà chiamata a valutare la possibilità dell’obbligo vaccinale per il personale scolastico. Sul tema sembra esserci il parere favorevole del premier Mario Draghi, intenzionalto a scongiurare un nuovo ricorso alla Dad dopo i risultati poco confortanti dell’ultimo anno.
Un’ipotesi sulla quale si registra l’apertura anche del ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenuto a Controcorrente, su Rete 4: “Obbligo del vaccino per il personale scuolastico? Sono valutazioni che stiamo facendo in queste ore. La riapertura della scuola senza Dad, se possibile, è una priorità per il Governo. Valuteremo in queste ore le strade migliori. Con la buona campagna di vaccinazione oggi abbiamo superato 65 milioni di dosi somministrate, e ora vogliamo tutelare la scuola. Nessuna soluzione è esclusa. L’obiettivo è riportare tutti i ragazzi a scuola in sicurezza e in presenza”.
Stando all’ultimo report del Governo, in totale sono stati vaccinati con almeno una dose o dose unica 1.242.177 componenti del personale scolastico, pari al 84,83%. Il che vuol dire che in 222.132 (15,17%) sono ancora in attesa di vaccino. Campania e Friuli Venezia Giulia hanno già raggiunto il 100% di prime dosi, mentre sono otto le Regioni al di sotto del 77%: Calabria (68,37%), Liguria (65,24%), Provincia autonoma di Bolzano (62,08%), Provincia autonoma di Trento (76,72%), Piemonte (77,54%), Sardegna (66,72%), Sicilia (56,95%) e Umbria (75,39%).
In Parlamento, comunque, la strada che potrebbe portare all’obbligo vaccinale per il personale scolastico è tutta in salita. Scontato il no di Fratelli d’Italia, ma anche gli esponenti della Lega paiono in maggioranza contrari. “Bisogna educare, informare e spiegare agli insegnanti che rischiano la vita senza vaccino, devono pensare alla loro salute e mettersi in sicurezza volontariamente e liberamente – ha detto Matteo Salvini –. Io sono sempre per l’educazione, la libertà di scelta, parola, di religione e cura”.
Sulla stessa scia il Movimento 5 Stelle, che pure è favorevole alla scuola in presenza e a una forte campagna di sensibilizzazione sul tema vaccinale per il personale scolastico. “In questi mesi estivi è sicuramente necessario promuovere e intensificare il piano di vaccinazione degli insegnanti e del personale scolastico, che ha già raggiunto una percentuale molto alta di adesione – hanno dichiarato deputati e senatori pentastellati delle Commissioni Affari sociali e Sanità –. Pertanto non riteniamo necessario in questo momento un obbligo vaccinale per questa categoria, né per quella degli studenti, che è notoriamente meno a rischio. La didattica in presenza, comunque, deve essere garantita senza se e senza ma”.
Alla luce di tale divergenza di opinioni non è da escludere l’ipotesi di una semplice raccomandazione alla vaccinazione, con corsie preferenziali per personale scolastico e studenti negli hub vaccinali, rimandando a metà agosto ogni discorso sull’obbligo alla luce dei numeri delle adesioni che si andranno a registrare. Questo potrebbe essere un compromesso accettato da tutta la maggioranza, ma non si esclude la possibilità di un accordo politico: introduzione dell’obbligo vaccinale nelle scuole in cambio di alcune modifiche chieste dal Movimento 5 Stelle alla riforma della guistizia.
Redazione Nurse Times
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