Una tragica vicenda si è verificata presso il Policlinico di Tor Vergata a Roma, dove 17 pazienti sono stati infettati da Klebsiella pneumoniae e nove di loro hanno perso la vita.
L’epidemia è avvenuta tra il 1° giugno e il 30 agosto del 2017, e ora tre medici rischiano di essere processati per epidemia colposa.
L’accusa si rivolge al direttore sanitario dell’epoca, all’allora responsabile dell’unità operativa dipartimentale di terapia intensiva e al coordinatore infermieristico del reparto durante quel periodo. Sono accusati di non aver adottato le misure necessarie per evitare la diffusione del batterio resistente agli antibiotici.
Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Messaggero, una volta che è stata rilevata la presenza di Klebsiella pneumoniae in almeno un paziente del reparto, non sono state applicate le “best practice” per la gestione del paziente, tra cui l’isolamento per prevenire il contagio. Non sono stati previsti tamponi obbligatori né l’isolamento dei pazienti infetti. Inoltre, non è stato creato un piano condiviso per indicare le procedure da seguire per tutto il personale.
L’inchiesta è stata avviata a seguito delle denunce dei familiari di due pazienti deceduti a causa dell’infezione. Il primo paziente era stato ricoverato il 26 giugno 2017 per una polmonite ed è purtroppo deceduto il 21 luglio successivo. La famiglia è stata informata che la causa della morte era un’infezione batterica che aveva danneggiato i reni. Il secondo caso riguarda un paziente ricoverato per un trauma cranico da caduta da un albero, anch’egli rimasto infetto durante il suo soggiorno in terapia intensiva e successivamente deceduto.
Inizialmente, la procura aveva chiesto l’archiviazione del caso, ma nuove indagini hanno portato il giudice a ritenere che ci fossero “elementi necessari e sufficienti a sostenere l’accusa in giudizio”. Di conseguenza, i tre medici coinvolti rischiano ora di finire sotto processo.
Le infezioni ospedaliere rappresentano una minaccia significativa per i pazienti all’interno delle strutture sanitarie. Queste infezioni possono avere gravi conseguenze, compreso il decesso dei pazienti più vulnerabili. È fondamentale che si continui a implementare misure di prevenzione e controllo delle infezioni per garantire la sicurezza dei pazienti.
Redazione NurseTimes
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