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Pillole di futuro (e presente): Data & Analytics Framework in Sanità

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L’Infermiere e lo tsunami tecnologico 1
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Parlare di Big Data ha ancora oggi il significato di voler trattare argomenti di nicchia informatica, parole che rasentano la fantascienza senza considerare che i “grandi dati” non sono solo il presente ma potrebbero divenire nel breve termine la risorsa più importante per far ripartire la sanità

Per definizione, i Big Data in ambito sanitario sono l’insieme dei dati sanitari elettronici così grandi e complessi da essere difficili (o impossibili) da gestire con software e/o hardware tradizionali. (1)

Ma cosa sono realmente?

Nella pratica possiamo definirli come l’insieme digitale delle informazioni mediche. Ad esempio, considerando un paziente, facciamo riferimento alla sua anamnesi prossima e remota, l’insieme degli esami strumentali effettuati, gli accessi in pronto soccorso, i farmaci acquistati e, considerando le più avanzate tecnologie, i dati acquisiti in remoto dai sistemi di telemedicina, con particolare interesse ai sistemi per il monitoraggio dei pazienti cronici dalle proprie abitazioni.

I dati citati sono solo alcuni e tra i più familiari ma, grazie alle più recenti tecnologie, è possibile oggi acquisire dati con significato medico/sanitario dalle più disparate fonti; vedi le app per smartphone ed i social media, dati biometrici acquisiti dai più recenti sensori e grandi informazioni acquisite sulle transazioni (richieste di assistenza sanitaria o documenti di fatturazione per l’acquisto di presidi). (2)

In sostanza, qualsiasi informazione resa digitale, condivisibile e duplicabile.

Ma quali sono le aree dove i Big Data avranno maggior impatto?

  • Operazioni cliniche: ricerca comparativa sull’efficacia per determinare modi clinicamente ed economicamente vantaggiosi per diagnosticare patologie e trattare i pazienti.
  • Salute pubblica: per il monitoraggio in tempo reale e predittivo dello sviluppo di epidemie e per l’identificazione di bisogni, tale da fornire servizi e prevenire eventi di crisi.
  • Ricerca e sviluppo: mediante l’utilizzo di algoritmi che facilitano e rendono più veloce e mirato lo sviluppo di farmaci, la sperimentazione clinica ed il reclutamento dei pazienti. (3)

Il grande potenziale dei dati si scontra poi con la realtà. A livello periferico infatti si potrà fruire di tali informazioni solo dopo che quest’ultimi sono stati processati da sistemi computazionali che posseggono grande potenza di calcolo. Carattere che, se associato alle politiche di privacy, salvaguardia della sicurezza, definizione di standard e governance, obbliga l’impegno del Governo.

A che punto è l’impegno del Governo?

L’Italia ritiene che la trasformazione digitale sia un processo cardine per lo sviluppo del Paese. A tal proposito, il Governo ha lanciato il “Piano triennale 2017-19 per l’informatica nella Pubblica Amministrazione”, della quale fanno parte le aziende sanitarie locali e gli enti del Servizio sanitario nazionale.

Un piano fondamentale per garantire al nostro Paese l’acquisizione, l’elaborazione e la diffusione delle informazioni digitali, tali da promuovere enormi profitti in termini di gestione delle risorse economiche e sociali attraverso il monitoraggio e l’analisi dei dati, processo meglio definito come DAF (Data & Analytics Framework). (4)

Ma qual è il potenziale del DAF? 

Come anticipato, l’analisi dei dati può svolgere un ruolo fondamentale dalla ricerca alla cura. I DAF infatti possono essere utilizzati non solo dalle parti maggiormente coinvolte nell’assistenza sanitaria, ma anche per scopi pedagogici su argomenti come l’analisi sanitaria, la gestione dei servizi e i sistemi informativi. (5)

Infatti uno degli obiettivi strategici dei Data & Analytics Framework è incentivare le collaborazioni con università ed enti di ricerca. Si darà loro accesso a sandbox contenenti campioni significativi dei dati opportunamente anonimizzati, per dare stimolo alla ricerca e creare conoscenza utile per la collettività. (6)

Il raggiungimento di tale obiettivo comporterebbe molteplici vantaggi nel campo sanitario, dell’evidenza scientifica e della ricerca infermieristica e non solo. Basti immaginare un accesso veloce e rapido a tutti i database sanitari, con possibilità di interrogare ed ottenere qualsiasi dato attraverso dei semplici click, riducendo di molte ore il lavoro di ricerca dei dati, senza dover spostarsi dalla propria sede, ci sarebbe un risparmio economico e di tempo notevole.

La digitalizzazione nel settore sanitario rappresenta opportunità e rischi. Questi consistono nella riservatezza dei pazienti e dei dati. Tali rischi sono affrontati dalla legge sulla privacy o sulla protezione dei dati. A tal fine esiste il regolamento europeo sulla protezione dei dati. Tale regolamento contiene norme sul consenso, sul trasferimento dei dati, sui diritti dell’interessato, e le misure tecniche, organizzative e disposizioni procedurali. Recentemente, i codici di condotta e gli schemi di certificazione sono stati aggiunti come strumenti. (7)

Dott. Raffaele Campese, Registered Nurse, Master of Science in Nursing student in University of Rome-Tor Vergata

Dott. Nicola Marino, Orthopedic Technician, Università Cattolica del Sacro Cuore, Marisa srl, medical company

  1. www.emc.com
  2. IHTT . Transforming Health Care through Big Data Strategies for leveraging big data in the health care industry. 2013.
  3. Manyika J, Chui M, Brown B, Buhin J, Dobbs R, Roxburgh C, Byers AH. Big Data: The Next Frontier for Innovation, Competition, and Productivity. USA: McKinsey Global Institute; 2011.
  4. pianotriennale-ict.italia.it
  5. D. Gartner, E-HOSPITAL – A Digital Workbench for Hospital Operations and Services Planning Using Information Technology and Algebraic Languages, Stud Health Technol Inform. 2017
  6. pianotriennale-ict.readthedocs.io/it/latest/doc/09_data-analytics-framework.html
  7. T. Weichert, Health privacy in the age of digital networks, Bundesgesundheitsblatt Gesundheitsforschung Gesundheitsschutz, 2018
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