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Pillola dei 5 giorni dopo, ora senza obbligo di ricetta

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Uno studio effettuato dall’Istituto di ricerca Swg di Trieste in collaborazione con Edizioni Health Communication ha messo in evidenza un problema di rilevante importanza riguardante la contraccezione di emergenza.

Le donne maggiorenni sono autorizzate dalla normativa italiana all’acquisto della nuova pillola del giorno dopo denominata “ellaOne”. Tale farmaco ha un’efficacia garantita nei 5 giorni successivi al rapporto sessuale a rischio di gravidanza non desiderata e può essere acquistata da chiunque senza obbligo di presentare la ricetta.

Nonostante la decisione dell’Aifa di non rendere più necessaria la prescrizione medica i farmacisti manifestano le loro perplessità rifiutandosi molto spesso di fornire il farmaco ai clienti.

Analizzando un campione di 400 donne tra i 18 e i 40 anni di età e 100 farmacisti italiani su tutto il territorio nazionale sono emersi i seguenti dati:

  • il 14% dei farmacisti dichiara di non essere a conoscenza della determina Aifa
  • il 46% dei professionisti manifesta la sua netta contrarietà alla scelta dell’Agenzia del Farmaco asserendo che le donne utilizzerebbero la pillola con troppa facilità
  • il 18% degli intervistati ha dichiarato che non venderebbe mai una pillola per la contraccezione d’emergenza senza ricetta, indipendentemente dal regime di prescrizione previsto dalle norme nonostante l’86% la ritenga in ogni caso utile e il 96% efficace.

I motivi dichiarati di questo rifiuto sono di ordine religioso (il 61% dei farmacisti cattolici è contrario all’uso degli anticoncezionali d’emergenza) e di salute (il 53% dei farmacisti teme che possa essere pericolosa, pur se utile ed efficace).

Le donne intervistate invece non risultano essere informate sulla possibilità di poter acquistare la pillola senza obbligo di prescrizione medica.

I dati emersi sono i seguenti:

  • il 34% è ancora convinto che l’obbligo di prescrizione esista
  • il 16% è consapevole che sia possibile acquistare un farmaco contraccettivo senza presentare la ricetta medica
  • il 50% ignora l’esistenza di farmaci contraccettivi acquistabili in farmacia.

Oltre un terzo delle intervistate ritiene che non sia facile acquistare la contraccezione d’emergenza: di queste, il 65% indica tra i motivi il fatto che sia difficile trovare chi faccia la ricetta entro 24 ore, il 42% attribuisce la difficoltà ad acquisirlo a causa della difficoltà ad ottenere la ricetta entro 5 giorni e il 43% perché i farmacisti fanno resistenza e chiedono la ricetta anche quando non serve.

Un aspetto fondamentale da prendere in considerazione riguarda l’efficacia dei farmaci d’emergenza. Solo il 32% dei farmacisti è a conoscenza della maggiore efficacia del farmaco assunto nelle prime 24 ore dopo il rapporto a rischio gravidanza rispetto alla vecchia pillola del giorno dopo.

Emilio Arisi, presidente della “Società Medicina Italiana per la Contraccezione” afferma: “Il farmaco ha dimostrato avere eccellente tollerabilità spingendo Ema e Aifa ad abolire l’obbligo di ricetta per l’acquisto. Ė quindi errato ritenere il farmaco pericoloso per la salute della donna come affermato da molti farmacisti intervistati. Sarebbe opportuno tranquillizzare le donne sul fatto che non esista alcun fondamento scientifico per opporsi alla vendita”.

“Mi colpisce anche – prosegue Arisi il dato relativo ai farmacisti, convinti che le donne utilizzino con troppa facilità la pillola del giorno dopo. In realtà i dati di utilizzo si mantengono in Italia tra i più bassi d’Europa: solo il 2,5% circa delle donne in età fertile vi ha infatti fatto ricorso. E ancora, mi meraviglia che solo 3 farmacisti su 10 sappiano che ellaOne è più efficace della vecchia pillola del giorno dopo”.

Alberto Aiuto, amministratore delegato della Hra Pharma, casa produttrice del farmaco afferma quanto segue: “Da maggio 2015, data nella quale è stata emanata la delibera Aifa riguardante la libera vendita del farmaco “ellaOne”, sono già state vendute oltre 100.000 confezioni. L’anno precedente in totale erano 16.000. Ma, in generale, non si registra un aumento notevole del ricorso alla contraccezione d’emergenza, considerando cioè tutti i farmaci disponibili. Al massimo, un aumento del 5-6% rispetto all’anno precedente”.

“Al momento – afferma – non prevediamo di richiedere alle autorità di esaminare una richiesta di abolizione dell’obbligo di ricetta medica per le minorenni. Ma in tutta Europa questo obbligo non c’è. L’auspicio è che lo potremmo fare quando avremo raccolto esperienze e dati significativi nello specifico contesto italiano, che dimostrino come non ci sia un abuso di questo medicinale fra le ragazze. Anzi, io credo che in molti casi avvenga la reazione contraria: essendosi trovate in una situazione come quella in cui si deve ricorrere alla contraccezione d’emergenza, credo le donne facciano di tutto per non dover rivivere quei momenti. Scegliendo, ad esempio, una contraccezione regolare. E i dati dicono già oggi che la contraccezione d’emergenza in Italia è sottoutilizzata rispetto al resto d’Europa”.

Simone Gussoni

Fonte: Adnkronos

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