Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Claudio Delli Carri, segretario regionale di Nursing Up Piemonte.
Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie, sottolinea la grande partecipazione allo sciopero indetto per ieri, 5 dicembre, durante il quale, insieme a infermieri e professionisti della sanità, si sono fermati e hanno manifestato anche i medici di Anaao Assomed e Cimo-Fesmed.
In Piemonte, nella grande manifestazione che ha avuto inizio alle 9:30 in piazza Bengasi, a Torino, con un corteo che si è mosso alla volta del Palazzo della Regione, in via Nizza, più di 500 tra infermieri e professionisti della sanità hanno sfilato a difesa della professione. In tutta la Regione migliaia di infermieri e professionisti della sanità hanno incrociato le braccia.
Il segretario regionale Nursing Up Piemonte e Valle d’Aosta, Claudio Delli Carri, ha detto: “Siamo consapevoli dei disagi che la giornata odierna ha arrecato ai cittadini, ma era purtroppo necessario dare un segnale forte alle istituzioni che devono avere ben chiaro, una volta per tutte, anche con queste azioni, il malcontento e i disagi che vivono ogni giorno infermieri e professionisti della sanità. La valorizzazione delle nostre professioni, a cui ridare dignità, per rilanciare un sistema sanitario oggi ampiamente zoppicante, non può più essere ignorata”.
Sempre delli Carri: “Come abbiamo già detto, le parole ‘infermieri’ e ‘professioni sanitarie’ vanno inserite nell’elenco delle professioni che hanno diritto alle giuste indennità, così com’è per i medici. Ringrazio tutti i colleghi, le tante delegazioni che sono arrivate da tutte le province del Piemonte, che con noi si sono ritrovati in piazza, davanti alla Regione, per ribadire chiaro e forte che noi siamo una delle colonne del Servizio sanitario, e come tali pretendiamo rispetto, valorizzazione, dignità e giusto riconoscimento del nostro lavoro. Ringrazio tutti i colleghi che hanno incrociato le braccia per un giorno, con la stessa determinazione con cui ogni giorno affrontano i tanti sacrifici che il nostro lavoro richiede”.
E ancora: “Noi diciamo no allo smantellamento del Servizio sanitario nazionale con provvedimenti e tagli lineari, che favoriscono la migrazione di lavoratori e servizi verso il privato. Denunciamo la continua perdita di infermieri e professionisti della sanità che, allo stremo, decidono di lasciare l’impiego nel pubblico attratti da altre più allettanti offerte in Italia e all’estero, e la carenza strutturale di personale, infermieri e professionisti della sanità, che ormai ha raggiunto livello di gravità drammatici. Oggi come più volte abbiamo denunciato, mancano almeno 5.000 infermieri al sistema sanitario del nostro territorio. Una cifra inaccettabile. Vogliamo far valere i nostri diritti”.
Quindi le richieste: “Chiediamo di bloccare la vergogna della Legge di Bilancio 2024, che vuole mettere le mani sulle nostre pensioni: soldi messi da parte mese dopo mese, anno dopo anno, grazie alla fatica e al sacrificio di ognuno di noi. Con l’enorme e calorosa partecipazione alla nostra manifestazione abbiamo dimostrato che è imperativo agire per riprenderci il nostro futuro, con il rispetto che si deve ai professionisti della salute che trainano il sistema sanitario”.
Nursing Up chiede:
1. La modifica all’articolo 10, comma 5, della bozza di Legge di Bilancio anno 2024, dove si trova riportato l’elenco delle specificità professionali “da valorizzare”, confermando l’inserimento in tale elenco della “specificità infermieristica”, già realizzato su nostra istanza, dopo la redazione della prima versione del documento, che non lo prevedeva, ed estendendo tale previsione anche alle altre professioni ex Legge n. 43/2006. Questo deve arrivare ad avere:
a) aumento del valore orario della paga base degli infermieri e professionisti sanitari ex Legge 43/2006 e sua detassazione;
b) incremento dell’indennità di specificità infermieristica di cui all’art. 104 del Ccnl 2029/21, prevedendone l’estensione anche alle ostetriche;
c) automatica collocazione degli infermieri, ostetriche e professioni sanitarie ex Legge n 43/2006 nell’area elevata qualificazione del Ccnl sanità;
d) individuazione di percorsi differenziati di attribuzione degli incarichi professionali agli infermieri e personale sanitario ex Legge n 43/2006.
2. La modifica all’ articolo 42, commi 2 e 3, della bozza di Legge di Bilancio anno 2024, laddove viene prevista la “mera possibilità”, di aumentare fino a 60 euro l’importo orario delle prestazioni aggiuntive in favore del personale sanitario interessato. Provvedimento peraltro sperequativo rispetto alla dirigenza medica, nei confronti della quale viene specificatamente indicato il valore orario delle relative prestazioni aggiuntive. Revisione del comma 3, implementando le risorse destinate al personale sanitario non medico.
3. L’immediata estrapolazione degli infermieri e del personale sanitario ex Legge n. 43/2006 dai destinatari dell’articolo 33 della bozza della Legge di Bilancio 2024, laddove viene previsto un taglio delle pensioni per coloro che hanno iniziato a lavorare prima del 1996, attraverso la modifica peggiorativa dell’aliquota oggi prevista.
Redazione Nurse Times
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