L’ennesimo, triste e prevenibile episodio di violenza ai danni del personale sanitario…
È stata una notte piuttosto movimentata, quella scorsa, all’ospedale Civico di Palermo: un’infermiera in servizio presso il pronto soccorso sarebbe stata afferrata e scaraventata a terra con violenza da una paziente, come racconta Palermo Today.
Ad aggredire la professionista sarebbe stata una ragazza, che di lì a poco sarebbe stata visitata per un sospetto trauma cranico. In molti si sono prodigati per calmare gli animi, ma sia le guardie giurate sia gli altri professionisti presenti al Dea non sono riusciti nel loro intento; tanto da rendere necessario l’intervento dei carabinieri.
Secondo una prima ricostruzione, a far scattare il parapiglia sarebbe stato il fatto che suo marito, non fidandosi del personale sanitario, avrebbe varcato la porta del triage per stare accanto alla moglie. E nonostante i ripetuti tentativi da parte del personale di convincerlo a tornare in sala d’attesa, egli si sarebbe rifiutato con ripetuti e ostinati: “Io da qui non mi muovo”.
Di lì a breve sono volate parole grosse fino a che la giovane paziente, sdraiata sulla barella, si è alzata di colpo e si è scagliata contro l’infermiera, facendola cadere e rompendole gli occhiali. Alla colluttazione hanno presto preso parte anche medici, altri infermieri e alcuni operatori per fermare la furia dell’utente impazzita. A farne le spese anche un OSS, che è stato anche costretto a farsi refertare.
Al loro arrivo (verso le 4:40 di mattina), i carabinieri hanno ascoltato la versione dei fatti di ognuna delle parti chiamate in causa e quelle dei testimoni. Nelle prossime ore valuteranno come procedere nei confronti della paziente violenta e di suo marito.
Non molti giorni fa la ministra Grillo ha annunciato che presto presenterà un ddl per avere più forze di polizia negli ospedali e pene più severe per chi aggredisce il personale sanitario (VEDI). E, sempre recentemente, è stata presentata alla Camera dei Deputati anche una proposta di legge per l’attribuzione della qualifica di pubblico ufficiale ai medici e al personale sanitario.
Facciamo presto!
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