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Padre si tatua finta cicatrice sul torace come quella del suo piccolo sottoposto ad intervento cardiochirurgico

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Padre si tatua finta cicatrice
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La foto di un bimbo di 6 anni sottoposto ad un intervento cardiochirurgico accanto al suo papà ha commosso il mondo

In seguito ad un’operazione per una stenosi aortica il piccolo ha riportato una cicatrice di 16 centimetri sul petto. Il padre, per farlo sentire maggiormente a suo agio, ha pensato di tatuarsi lo stesso inestetismo sul torace, in segno di solidarietà.

L’immagine commovente parla da sola: il piccolo dopo aver rimosso il lungo cerotto, ha voluto farsi immortalare accanto al papà, che lo ha voluto sorprendere mostrandogli il nuovo tatuaggio che riproduce esattamente la cicatrice conseguente a tale tipologia di operazione.

La doppia cicatrice riprodotta sul torace dell’uomo (un lungo taglio verticale, seguito sotto da uno orizzontale) rappresenta un gesto di identità e di vicinanza che vale più di mille parole, che comunica ad un bambino – e al resto del mondo – tutto l’amore con il quale un padre segue le vicende della sua salute.

Anche il fratello dovrà operarsi

Alcune settimane fa il piccolo Joey Watts, residente a Hull, una cittadina nella regione dello Yorkshire a un’ora di treno da Leeds, è stato sottoposto a una delicata operazione per allargare l’aorta. L’intervento lo ha lasciato con una cicatrice di quasi 16 centimetri che gli attraversa sul petto. Suo padre, Martin, ha deciso di tatuarsene una copia, in modo che Joey non abbia nulla da temere davanti alle altre persone qualora dovesse togliersi la maglietta o indossare il costume in piscina.

Anche il fratello minore di Joey, Harley, la cui età non è stata resa nota dalla stampa, presenta purtroppo lo stesso difetto cardiaco. La vicenda ha colpito i media britannici ed è stata ripresa da Bbc, Daily Mail, People.

Una battaglia più ampia

Leanne, la madre di Joey, ha spiegato: «Tutti questi nostri guerrieri dovrebbero essere orgogliosi delle loro cicatrici e di tutto ciò che stanno realizzando nella vita. Abbiamo in programma un altro intervento chirurgico nel prossimo futuro, per l’altro nostro figlio. Per noi ora è vitale aiutare a raccogliere fondi per una causa così importante, che non riguarda solo noi».

La stenosi sopravalvolare dell’aorta (SSVA) è caratterizzata da un restringimento del lume dell’aorta in prossimità della sua origine o di altre arterie (rami dell’arteria polmonare, arterie coronarie). Il restringimento dell’aorta o dei rami polmonari può ostacolare il flusso ematico, provocando un soffio al cuore e un’ipertrofia ventricolare, in caso di coinvolgimento dell’aorta. Joey ha subìto l’intervento chirurgico alla sua aorta al Leeds Children’s Hospital un mese fa.

Ora i genitori si battono per il sostegno alla raccolta di donazioni per il Children’s Heart Surgery Fund. La Rete in questi casi può fare molto.

L’importanza dello #Scarselfie

L’hashtag #ScarSelfie cerca di dare spazio e visibilità alle storie dei pazienti con malattie cardiache congenite e li incoraggia a condividere in Rete foto intime delle loro cicatrici. Il Children’s Heart Surgery Fund spera che questa prassi possa ispirare e incoraggiare molte persone in merito alla condizione di chi soffre di malattie cardiache congenite. Sharon Milner, amministratore delegato del Children’s Heart Surgery Fund, ha dichiarato:

«Siamo molto soddisfatti della nostra decisione di raccontare le storie personali. Abbiamo condotto questa campagna anche negli anni scorsi e conosciamo il messaggio positivo che porta; è un modo per celebrare le incredibili storie di questi guerrieri del cuore». In Italia di questo tema si occupano attivamente Telethon, la Fondazione Antonio Valentino e Orphanet.

Simone Gussoni

 

Fonte: Corriere della Sera
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