Nessuno sconto in Appello: Emil Cristian Corneanu deve scontare 10 anni per l’accusa di violenza sessuale e due per quella di peculato.
È stata confermata in Appello, ieri a Venezia, la condanna a dodici anni per il 43enne Emil Cristian Corneanu, ex infermiere romeno, accusato di stupro e presente in aula. Dieci anni per le violenze sessuali ai danni di sette donne ricoverate nel reparto di Neurologia dell’Azienda ospedaliera di Padova e due anni per peculato. Il perito nominato dalla pubblica accusa lo ha descritto come una persona capace di intendere e di volere. Di diverso parere il consulente per la difesa, che ne ha parlato come di un uomo dalla personalità disturbata, ma non cattivo.
L’imputato, già licenziato, fu incastrato il 4 gennaio del 2017 dai carabinieri del Nas. Nel tardo pomeriggio di quel mercoledì abusò sessualmente di una paziente cinese 58enne, dopo averle somministrato alcune sostanze a base di benzodiazepine. Ma l’inizio delle sue azioni criminali risale al marzo del 2016: la prima volta usò violenza senza stordire la vittima; in seguito prese l’abitudine di drogarle. Non solo. In un paio di occasioni mise in pratica una sorta di rituale, distendendo sul letto le pazienti consumate dalla malattia per poi denudarle e poi fotografarle. Tra il 14 e il 15 luglio del 2016, inoltre, somministrò farmaci come Midozolan, Loazepan e Delorazepan, tutti contenenti sostanze narcotiche, a un’altra donna, ma in quel caso non riuscì a violentarla.
Al processo si sono costituite parti civili tre ex pazienti dell’ospedale padovano. A Corneanu sono stati anche confermati, come detto, due anni per peculato, perché i carabinieri, durante la perquisizione nella sua abitazione, trovarono e sequestrarono farmaci di proprietà del reparto di Neurologia.
Redazione Nurse Times
Fonte: Il Gazzettino
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