Accade all’Azienda ospedaliera universitaria, la più grande e importante del Nordest.
Pochi infermieri. E quelli che ci sono, devono coprire congedi matrimoniali, gravidanze, maternità, malattie e, in estate, andare anche a rimpiazzare chi si prende un periodo di sacrosanto riposo. Ma non bastano. Così, per la prima volta, deve chiudere (per tre mesi) un intero piano della palazzina di Pediatria dell’Azienda ospedaliera universitaria di Padova, la più grande e importante del Nordest.
Ventotto posti letto di ricovero per area omogenea (ovvero riservati ai bambini con patologie cardiache e cardiochirurgiche, malattie mataboliche e gastrointestinali) saranno tagliati da metà giugno a metà settembre. Con il rischio, dicono sottovoce gli addetti ai lavori, che alcuni piccoli pazienti debbano essere trasferiti e trovare posto in altri ospedali della provincia o della regione. Il piano ferie 2018 per l’Ospedale civile di Padova si declina così in duecentoventi posti letto messi in stand-by, reparti accorpati, capacità di ricovero e di assistenza ridotte, attività chirurgica ridimensionata.
Il programma estivo, che prende il via venerdì 1° giugno per concludersi 30 settembre, servirà a mandare in vacanza i quattromila dipendenti non medici dell’Azienda ospedaliera universitaria. A prendere la valigia in mano per tre settimane saranno, a scaglioni, infermieri, operatori socio-sanitari, tecnici di laboratorio, amministrativi. Fra tre giorni i lavoratori non in camice bianco, chiamati in gergo personale del comparto, diranno dunque arrivederci ad ambulatori, corsie e reparti.
Fonte: www.ilmessaggero.it
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