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Ospedale Sant’Anna di Como: a regime in Ps la presa in carico anticipata infermieristica

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Ospedale Sant'Anna di Como: in Ps a regime la presa in carico anticipata infermieristica
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Dopo lo stop per la pandemia, al Sant’Anna prende il via la sperimentazione.

E’ tempo di bilanci per la sperimentazione della presa in carico anticipata infermieristica, avviata nel Pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna di Como lo scorso 1° marzo. Sul nuovo percorso, previsto e regolato da protocolli regionali e ministeriali, l’Asst Lariana aveva avviato i primi passi nel 2020, poi la pandemia aveva costretto a un arresto.

Nei primi mesi di quest’anno, con una situazione emergenziale rientrata (l’ultimo reparto Covid, la Degenza chirurgica 3, è stato poi chiuso lo scorso 1° giugno), sono ripresi gli incontri per la definizione delle procedure, è stata promossa la formazione specifica del personale e dal 1° marzo, appunto, è stata avviata la sperimentazione.

Analgesia, dolore toracico, epistassi, frattura di femore, ritenzione acuta di urina, trauma minore (polsi/caviglie) sono le problematiche alle quali viene applicata la presa in carico anticipata da parte degli infermieri. 

Riduzione tempi di attesa

“L’obiettivo e il senso di tale percorso – osservano Manuela Soncin, dirigente di riferimento Dapss (Direzione Aziendale delle Professioni Sanitarie e Sociosanitarie) per l’ambito ospedaliero, e Giovanni Vaghini, responsabile Dapss per il Dipartimento Emergenza-Urgenza – sono la riduzione del tempo di presenza in Pronto Soccorso, trasformando in “tempo utile” il tempo di attesa del paziente alla visita medica”.

Una riduzione che dovrà sempre e comunque considerare i tempi incomprimibili legati al processo dell’erogazione delle prestazioni (refertazione, consulenze specialistiche, esecuzione degli accertamenti diagnostici…).

“I protocolli adottati, condivisi con la componente medica, seguono le linee guida delle principali società scientifiche del settore e sono allineati con le migliori esperienze internazionali”, osserva il dottor Roberto Pusinelli, primario del Ps dell’ospedale Sant’Anna, nonchè direttore del Dipartimento Emergenza-Urgenza. “L’insieme di tutti gli interventi implementati e predisposti – sottolinea il direttore generale di Asst Lariana, Fabio Banfi – sono in linea con le indicazioni della dg Welfare e dell’assessore Guido Bertolaso”.

Arrivato al Triage, sulla base della valutazione clinica dei parametri e di quanto riferisce, al paziente che rientra nelle casistiche sopraddette, vengono prescritti, attraverso la presa in carico anticipata infermieristica, gli esami ematochimici del caso e/o gli accertamenti specifici; se necessario viene prescritta la terapia del dolore; in questo modo al momento della visita da parte del medico, sono già preliminarmente a disposizione tutti i referti. Dal 1° marzo al 6 luglio tale percorso ha interessato 160 pazienti- Tra le problematiche, la maggior parte dei casi ha riguardato il dolore toracico.

Fast-Track

La presa in carico anticipata è affiancata dai percorsi fast-track attraverso i quali il paziente, in sicurezza, viene avviato direttamente alla consulenza mono-specialistica per i casi che riguardano oculistica (dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 14, sabato e domenica dalle 9 alle 12), otorinolaringoiatria (dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 15, sabato e domenica dalle 10 alle 13) e ortopedia (dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 20). Al di fuori degli orari indicati e per tutte le specialità, i professionisti di turno sono comunque a disposizione del personale del Pronto Soccorso che, in caso di necessità, provvede a contattarli. 

Nuovi spazi

In parallelo, sono stati riorganizzati gli spazi interni del Pronto soccorso ed è stato possibile utilizzare un’area aggiuntiva contigua alla Rianimazione, dedicata all’osservazione breve intensiva (Obi). Da qui viene predisposto o il ricovero in un reparto ospedaliero, o il trasferimento in un’altra struttura o l’invio a domicilio.

 Bed Manager 

Sette giorni su sette, Asst Lariana può contare su un servizio di coordinamento per la gestione e pianificazione dei ricoveri e dei trasferimenti in altre strutture. Il servizio al Sant’Anna è svolto da quattro infermieri specializzati, con la qualifica di bed manager, che si interfacciano con altri due infermieri che operano nei presidi di Cantù/Mariano Comense e Menaggio. Il bed manager rappresenta l’elemento di coordinamento dell’intero flusso dei pazienti ed è la figura in ospedale che deve facilitare ricoveri e dimissioni, ponendo massima attenzione al boarding (l’attesa in Pronto Soccorso da parte del paziente di un posto letto in reparto dopo la decisione di ricovero).

Case Manager

In Pronto soccorso opera anche un infermiere – case manager – a cui è assegnato un incarico di supervisione rispetto ai casi “sensibili” dal punto di vista clinico (ad esempio, pazienti cronici/fragili) e sociale (ad esempio, violenza di genere), occupandosi del percorso di presa in carico. Opera in stretta collaborazione con i case manager territoriali che si occupano degli ospedali di comunità (per Asst Lariana sono già attive le strutture a Mariano Comense e a Menaggio) e con gli infermieri di Famiglia e Comunità per gli interventi a domicilio.

Servizio di mediazione

Per la gestione di situazioni particolarmente conflittuali, i professionisti che operano in Ps e gli utenti stessi possono contare su un servizio di mediazione ospedaliero.

Accoglienza e Umanizzazione 

A fine novembre 2018, l’associazione A.Ma.Te e Asst Lariana hanno attivato un progetto di accoglienza e umanizzazione che vede la presenza di volontari al Pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna. Offrire ascolto, accoglienza, sostegno, favorire la comunicazione e il fluire delle informazioni di carattere orientativo e logistico sono le principali finalità del servizio offerto. I volontari, che seguono un apposito corso di formazione, operano in sinergia con il personale di Asst Lariana.

Estensione della presa in carico anticipata

Nel corso dei prossimi mesi la presa in carico anticipata da parte degli infermieri sarà estesa alle seguenti problematiche: anemia, dispnea, dolore addominale, iperpiressia/febbre. Conclusa la sperimentazione al Pronto soccorso del Sant’Anna, i protocolli saranno attivati anche nei Ps dell’ospedale di Cantù e di Menaggio. In questa prima fase la presa in carico anticipata è assicurata, tutti i giorni, nella fascia oraria tra le 7 e le 17.

Per quanto riguarda il Pronto soccorso pediatrico analoga progettualità è stata avviata in questi giorni per l’ospedale Sant’Anna. Per l’avvio della sperimentazione sarà necessario attendere la definizione dei protocolli e delle problematiche che rientreranno nel trattamento anticipato e la formazione del personale.

L’insieme dei provvedimenti elencati ha la finalità di attenuare a pazienti e familiari il disagio conseguente all’attesa in Ps, in un contesto tuttora caratterizzato da un considerevole e costante volume di accessi.

Cantieri

Lunedì sono partiti i lavori per la realizzazione della nuova “camera calda” a servizio del Ps dell’ospedale Sant’Anna. Il cantiere non avrà interferenze con l’attività in quanto le lavorazioni prevedono la realizzazione di una nuova struttura esterna. La “camera calda” è quell’area antistante l’ingresso del Ps, riservata ai mezzi di soccorso che effettuano il trasporto dei pazienti in emergenza urgenza; con l’emergenza Covid l’area esistente era stata ristrutturata e trasformata in locali a servizio del Ps, da qui la necessità di crearne una nuova.

L’investimento ammonta a 672 mila euro e i lavori proseguiranno fino all’autunno. Conclusi questi lavori, il Ps sarà interessato da un ulteriore intervento, suddiviso a sua volta in due lotti: il primo a partire sarà quello per l’ampliamento dei posti letto per la Terapia intensiva neonatale (420mila euro) e a seguire quello per l’ampliamento del Ps (1 milione e 580mila euro). In particolare per quanto riguarda l’ampliamento del Ps, il progetto prevede di riqualificare funzionalmente l’attuale struttura in modo da risolvere le eventuali situazioni di sovraffollamento soprattutto in considerazione delle nuove necessità di distanziamento emerse a seguito dell’emergenza Covid.

L’ampliamento consentirà la realizzazione di nuovi ed ampi spazi adibiti all’osservazione/attesa dei pazienti, spazi concepiti come locali open-space e che permetteranno un facile controllo visivo da parte del personale. La riqualificazione riguarderà sia il Pronto Soccorso generale che quello pediatrico.

Assunzione di personale

Per l’assunzione di personale, sia medico che infermieristico, sono emessi di continuo bandi di concorso.

Redazione Nurse Times

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