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Opi Torino, nasce l’Officina di riflessione etica

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Domani, nella sede dell’Ordine, il primo incontro, aperto a tutti gli infermieri iscritti.

Apre idealmente i battenti, con il primo incontro in programma domani, mercoledì 23 novembre (dalle 9 alle 12), l’Officina di riflessione etica di Opi Torino. A dare il via ai lavori sarà la Consulta Giovani dell’Ordine, che in collaborazione con il Turin Bioethics Lab (TB Lab) presenterà il progetto, nato dal gruppo di lavoro di riflessione bioetica della Consulta e sfociato in un’iniziativa aperta a tutti gli iscritti.

Per preparare i colleghi nell’affrontare serenamente ed efficacemente le questioni etiche che si presentano nella loro attività professionale i giovani infermieri dell’Ordine si sono formati durante tutto il 2022 – grazie alla collaborazione degli esperti di TB Lab – all’analisi di tematiche di rilevanza professionale, partendo da casi clinici, sentenze o articoli, per rispondere in modo concreto a quanto indicato dal Codice deontologico.

Da questo gruppo di lavoro – formatosi sui metodi di analisi etica dei casi clinici e su documenti su questioni etiche e pareri del Comitato nazionale di bioetica – è nata quindi l’Officina di riflessione bioetica. Si tratta un luogo aperto a tutti gli infermieri, dove incontrarsi, confrontarsi, portare alla luce questioni etiche e deontologiche su cui fondare discussioni e dare risposte in modo formalmente strutturato al disagio etico degli infermieri.

Un’occasione di vero e proprio scambio, in cui avere, ma anche dare: ottenere consulenze esperte e risposte concrete, dando agli altri il proprio vissuto, le proprie strategie di coping e la propria cultura professionale ed etico-deontologica. Secondo le più recenti indagini, quando l’operatore non è supportato, aumenta il rischio di un’attenuazione della sensibilità morale, del ritiro dal coinvolgimento in situazioni eticamente difficili, del ricorso all’obiezione di coscienza fino all’abbandono della professione.

Gli incontri, che si svolgeranno nella sede dell’Ordine, in via Stellone 5, vogliono essere non solo concrete occasioni di ascolto e di condivisione di esperienze – un cantiere di espressione libero e incondizionato -, ma anche osservatorio delle questioni etico-deontologiche più frequenti, centro di documentazione, strumento di discussione, luogo di informazione, di formazione e di scambio interdisciplinare sulle questioni etiche più controverse nel campo della salute.

Ogni infermiere potrà portare le proprie questioni per un’analisi e una discussione individuale o di gruppo, con particolare attenzione al rispetto della privacy e all’aspetto multidisciplinare. Ad accogliere gli infermieri ci saranno non soltanto i colleghi esperti in materia etica e deontologica, ma anche altre figure professionali, come filosofi e bioeticisti.

«Abbiamo deciso di chiamarla Officina – ha spiegato Pietro Altini, infermiere esperto di bioetica e membro del Turin Bioethics Lab – perché vuole essere un luogo di lavoro concreto, pratico, dove ‘sporcarsi le mani’, dove si smontano e rimontano esperienze per trovare una strada che garantisca al paziente la miglior cura, il maggior bene e autonomia».

«Un progetto importante in cui come Ordine abbiamo fortemente creduto – ha aggiunto il presidente di Opi Torino, Massimiliano Sciretti . La riflessione etica non è soltanto un obbligo stabilito dal Codice deontologico, e l’Officina è anche un’occasione senza precedenti per tutti i colleghi per esprimere liberamente i dubbi e le preoccupazioni di ambito etico che nascono durante la pratica professionale quotidiana, per sentirsi accolti in un ambiente collaborativo e senza giudizio, dove crescere umanamente e professionalmente e, non ultimo, per sviluppare una sempre migliore presa in carico del paziente. L’infermiere è la figura che i pazienti associano maggiormente alla cura, intesa come impegno e diligenza nell’occuparsi del loro benessere non solo dal punto di vista fisico, ma anche affettivo e psicologico. Per l’Ordine l’Officina è un modo per prendersi cura dei suoi pazienti, passando per la cura dei suoi iscritti».

Dai lavori dell’Officina etica prenderanno vita, in una fase successiva, anche eventi formativi che affrontino temi di bioetica particolarmente attuali e di interesse per gli operatori sanitari, come testamento biologico e DAT, consenso informato, vaccinazioni, intelligenza artificiale, robotica.

Redazione Nurse Times

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