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Opi Taranto: mancata valorizzazione degli infermieri nella ASL Taranto

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infermiere di famiglia
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Mancato riconoscimento funzioni specialistiche e competenze avanzate Professionisti Infermieri 

L’Ordine degli infermieri di Taranto denuncia alla Asl la “una “scarsa” attenzione negli ultimi anni nei confronti delle Professioni sanitarie e il mancato riconoscimento delle funzioni specialistiche e delle competenze avanzate ai Professionisti Infermieri”.

Nella nota il presidente Volpe richiama la legge 43/2006 all’art. 6 comma 1) che prevede l’istituzione della figura dell’Infermiere specialista a seguito dell’acquisizione di master di primo livello per le funzioni specialistiche rilasciato dall’università.

“Il Ministero della Salute – continua Volpe – di concerto con il MIUR ha definito nel 2019 l’elenco dei Master specialistici per le Professioni sanitarie al fine di completare l’iter legislativo iniziato con la legge 43/2006 per il riconoscimento delle funzioni specialistiche.

La legge 251/2000 all’art. 1 comma 1 ha stabilito che gli operatori delle professioni sanitarie dell’area delle scienze infermieristiche e della professione sanitaria ostetrica svolgono con autonomia professionale attività dirette alla prevenzione, alla cura e salvaguardia della salute individuale e collettiva, espletando le funzioni individuate dalle norme istitutive dei relativi profili professionali nonchè dagli specifici codici deontologici ed utilizzando metodologie di pianificazione per obiettivi dell’assistenza.

Il CCNL Comparto Sanità sottoscritto il 21 maggio 2018 ed entrato in vigore il 01 giugno 2018, all’art. 16 rubricato ” Contenuto e requisiti degli incarichi di funzione per il personale del ruolo sanitario e dei profili di collaboratore professionale assistente sociale ed assistente sociale senior” ha introdotto la possibilità di riconoscere incarichi specialistici agli Infermieri in possesso di Master specifici in attuazione della legge 43/2006 specificatamente richiamata nell’articolato contrattuale.

A distanza di quattro anni dalla sottoscrizione del CCNL a nessun Infermiere della ASL Taranto è stato attribuito un incarico di funzione. 

Dalle informazioni in nostro possesso, la ASL Taranto ad oggi non si è dotata neanche di un regolamento per l’attuazione del disposto contrattuale.

Non possiamo non rilevare come vi sia una mortificazione della Professione Infermieristica ed in generale di tutte le Professioni sanitarie.

La Provincia di Taranto in materia di riconoscimento delle competenze avanzate e delle funzioni specialistiche è fanalino di coda in Italia e molto indietro anche rispetto ad altre ASL della Regione Puglia.

Le responsabilità di quanto segnalato non sono certo attribuibili a questa Direzione Generale, per questo in qualità di Ente sussidiario dello Stato, l’OPI Taranto chiede una maggiore attenzione nei confronti della Professione Infermieristica con atti concreti e tangibili.

Per quanto attiene i Dirigenti delle Professioni sanitarie, figura prevista dall’art. 6 comma 1) punto d) della legge 43/2006, la situazione rispetto ad altre ASL non è certamente ottimale.

Molti Dipartimenti sono privi di Dirigenti delle Professioni sanitarie, esempio il Dipartimento di Salute Mentale, di Dipendenze patologiche e di Emergenza-Urgenza.

Nella ASL Taranto rispetto ad altre ASL della Regione Puglia, non è stato istituito il Dipartimento delle Professioni sanitarie utile alla risoluzione di molte problematiche ancora presenti nella nostra ASL.

Ad invarianza di spesa la suddivisione dei Dirigenti delle Professioni sanitarie per macroaree potrebbe rispondere in modo funzionale al bisogno di prevedere la presenza di un Dirigente delle Professioni in “settori” ancora privi di una governance delle Professioni sanitarie.

Il contenuto della presente ha l’obiettivo di stimolare una discussione sulla valorizzazione della Professione infermieristica da cui ormai il SSN non può più prescindere anche alla luce del PNRR e del DM 77.

Siamo sicuri che questo Management darà a quanto evidenziato ed alle criticità segnalate, il giusto peso e aprirà immediatamente un tavolo di confronto con tutti gli stakeholders” conclude.

Redazione NurseTimes

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