L’Ordine delle professioni infermieristiche ha stanziato un contributo economico per prendere parte ad un Master universitario di 1° livello, rivolto ad Infermieri esperti in cura e assistenza delle lesioni cutanee (wound care).
”La recente esperienza, in molte Aziende Sanitarie nazionali, di apertura di ambulatori infermieristici dedicati alle attività di trattamento delle lesioni cutanee (molto preziosa, ad esempio, in utenza affetta da diabete o da deficit vascolari) quando, naturalmente, non è richiesto un atto chirurgico, ha visto ottimi risultati.
Con la nostra iniziativa vogliamo al tempo stesso aiutare un/una infermiere/a appartenente al nostro Ordine a perfezionare il proprio percorso professionale, e al tempo stesso costituire uno stimolo perchè presso la nostra Azienda si ufficializzi una attività che già viene effettuata anche da noi con ottimi riscontri (di questi giorni, le testimonianze di cittadini che riportano ottimi risultati nei trattamenti a Bragarina).
Questo bando di concorso, visibile sul nostro sito, segue analoga iniziativa di poco più di un anno fa, che aveva permesso ad una iscritta di prendere parte ad un Master in Infermieristica di Famiglia e Comunità.
Le competenze avanzate degli infermieri italiani, nei vari campi d’intervento, sono una risorsa per i cittadini: e a dirlo sono le stesse associazioni degli utenti dei vari settori, come testimonia, ad esempio, il presidente di FAIS, Pier Raffaele Spena, attiva associazione che riunisce cittadini portatori di stomia.”
OPI Ordine Infermieri La Spezia
Ultimi articoli pubblicati
- Azienda Speciale Taormina Social City: manifestazione di interesse per incarichi da infermiere e medico responsabile sanitario
- Garza nell’addome di una paziente: assolti 10 medici e 2 infermieri del San Paolo di Bari
- Manovra 2026: +6 miliardi per la sanità. Medici e infermieri al centro delle misure
- Giornata internazionale della rianimazione cardiopolmonare (16 ottobre): solo il 16% degli italiani è pronto a intervenire in caso di arresto cardiaco
- Ossa fragili e trapianto di fegato, c’è un legame nascosto. Lo studio del Sant’Orsola
Lascia un commento