Da qualche mese un blog improntato su argomenti di carattere sociosanitario avrebbe puntato l’Ordine degli infermieri di Firenze-Pistoia, dileggiando il suo ex presidente Danilo Massai e diffondendo una serie di fake news che mettono a rischio la credibilità dell’ente stesso.
Ma perché tutto questo interesse da parte del blog all’Ordine fiorentino?
L’attacco costante e continuo da parte degli autori del blog nasconderebbe dei retroscena che proveremo a ricostruire. Tutto partirebbe dal rinnovo degli organi dell’Opi interprovinciale, che si sono svolte nei giorni 18-19-20 dicembre 2020 e che hanno visto la riconferma della lista guidata da Danilo Massai.
Ma torniamo indietro di qualche giorno. Alla competizione elettorale si presenta anche la lista “Ordine cambia stile”, di cui fa parte uno degli autori del blog citato.
Tutto legittimo, per carità, la legge lo permette, quindi nessun conflitto d’interesse. La lista, in seguito alle verifiche da parte dell’Ordine, non sarà però ammessa.
Le motivazioni dell’esclusione sono così motivate dall’Opi: “L’Ordine ha prontamente ribadito che la verifica delle candidature e delle liste e l’autenticazione delle firme, e quindi la gestione della fase elettorale volta alla ammissione o meno delle liste, è stata svolta da apposito ‘delegato’ espressamente incaricato, come previsto dalla normativa di riferimento. Il ‘delegato’, a quel che risulta dal lavoro dallo stesso svolto, non ha potuto ammettere la lista ‘Ordine cambia stile’, e da qui la dichiarata ‘irricevibilità’ della stessa, perché i rappresentanti hanno presentato la lista in due maniere distinte: con pec e in forma cartacea. Ma entrambe le forme sono risultate, per ragioni differenti, non conformi alla legge. In particolare, quella via pec perché incompleta e quella in forma cartacea perché tardiva (ovvero presentata oltre il termine prefissato)”.
I componenti della lista esclusa, legittimamente, hanno quindi presentato istanza al Tar Toscana. Nel comunicato ufficiale dell’Opi fiorentino si legge:
“L’Ordine ha fornito e fornirà al Tar tutti gli elementi relativi al lavoro svolto dal delegato nell’espletamento del suo incarico, affinché i giudici possano decidere con piena e precisa cognizione dei fatti di causa. L’Opi rappresenterà altresì al Tar la propria posizione circa le questioni giuridiche che emergeranno, al fine di avere il rispetto della legge, rimettendosi poi alle decisioni finali dei giudici amministrativi. Certo è, però, che ad oggi il Tar non ha riammesso alla competizione elettorale la lista esclusa, neppure con riserva, ma ha deciso correttamente di approfondire la questione, convocando le parti per esaminarne le rispettive posizioni in contraddittorio tra le stesse, come è giusto che sia. Da qui (o meglio, solo da qui) la sospensione disposta dal Tar delle operazioni di voto per il rinnovo degli organi dell’Ordine, e quindi il necessario rinvio delle stesse a data da destinarsi”.
Il Tar emette la sentenza n. 1245/2020 (In allegato), rigettando il ricorso presentato dalla lista “Ordine cambia stile” perché non sarebbe di sua competenza, bensì della CEEPS, acronimo di Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie, un organo di giurisdizione speciale istituito presso il ministero della Salute che è preposta all’esame dei ricorsi presentati dai professionisti sanitari contro i provvedimenti dei rispettivi Ordini e Collegi professionali in determinate materie (iscrizione e cancellazione dall’albo, provvedimenti disciplinari di competenza delle commissioni d’albo, operazioni elettorali).
Ed è a questo punto che si scatenano gli autori del blog, che attraverso una serie di fake news non perdono occasione per attaccare e screditare l’operato della squadra guidata dal presidente Massai, che alla fine decide anche di dimettersi dalla carica.
Secondo alcune indiscrezioni pervenute alla nostra redazione, alcune di queste fake news sarebbero oggetto di querela per diffamazione nei confronti dell’ente, mentre uno degli autori sarebbe in attesa di procedimento disciplinare da parte dell’Ordine per aver violato il codice deontologico.
Una pagina triste per l’infermieristica fiorentina: aspirare al governo di un ordine professionale è legittimo; utilizzare ogni mezzo per screditare un ente è contro ogni principio deontologico.
Redazione NurseTimes
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