Il presidente Sposato invoca modalità di assunzione differenti da quelle adottate finora.
“Assumere con modalità diverse da quelle adottate fino a oggi. Non è più possibile fare assunzioni a tempo brevissime. Nessuno accetterà mai, se non si garantiscono incarichi a lungo periodo”. Così, in una nota, Fausto Sposato (foto), presidente di Opi Cosenza, che insiste sulla necessità di assumere le figure necessarie, riconvertire quelle finora utilizzate per altre attività, ma assunte ai fini assistenziali, e incrementare i dirigenti delle professioni sanitarie.
Sposato elogia l’Azienda ospedaliera di Cosenza, che ha pubblicato un bando per nuovo personale: “L’incarico riguarda infermieri, tecnici e ostetriche per dodici mesi, eventualmente rinnovabili”. Ma ovviamente ciò non basta: “Qualcosa finalmente si muove. Le nostre preoccupazioni dei mesi precedenti stanno trovando conferma nei fatti odierni. Bene ha fatto l’Ao a incaricare la dottoressa Catania, già responsabile Sitros, quale dirigente della struttura complessa, l’unica in Calabria. A lei e al management aziendale vanno i nostri complimenti”.
Al tempo stesso “bisogna continuare ad assumere”. Sì, perché “manca, ad esempio, il personale di supporto e diventa necessario indicare stabilità a chi partecipa ai bandi, pianificare l’assistenza, puntare sulla qualità”. Sposato porta l’esempio dell’Asp Cosenza: “Deve ancora esplicare un bando degno di questo nome, ragion per cui si è obbligati ad attingere a graduatorie esterne, mortificando le professionalità interne. Sulla dirigenza delle professioni sanitarie al momento è l’unica provincia rimasta indietro. Mancano almeno quattro, cinque dirigenti delle professioni sanitarie, figure necessarie per la complessità delle attività e per l’ampiezza del territorio. Si faccia presto anche in questo ambito”.
Conclude il presidente Opi: “Solo in questo modo potrà avvenire quella svolta qualitativa tanto attesa dagli operatori e dai pazienti. Prima, però, si paghi l’indennità Covid e si facciano percepire gli straordinari per le ore in più a chi spettano. I processi aziendali non possono essere fermati, non c’è altro tempo da perdere. Da una parte il plauso al management per la scelta della dottoressa Catania, dall’altra la richiesta di uno sforzo maggiore per garantire sicurezza e qualità alle cure sanitarie”.
Redazione Nurse Times
- Infermiere di famiglia in Asl Toscana Sud Est: oltre 400mila visite a domicilio in un anno
- Taranto, paziente psichiatrico cade da una balaustra dell’ospedale e muore: indagati die medici e due infermieri
- L’Aran introduce l’assistente infermiere nel nuovo Ccnl: valore aggiunto per la sanità o figura controversa?
- Bologna, sferra pugno a infermiere del Sant’Orsola: arrestato
- Società farmaceutica campana sotto inchiesta per corruzione: soldi, viaggi e benefit per “fidelizzare” i medici
Lascia un commento