On. Stefania Mammì (M5S): “Raggiunto un altro traguardo oggi in Parlamento per riconoscere la Fibromialgia come malattia invalidante. Accolto il mio Ordine del Giorno che impegna il Governo ad inserire all’interno dei livelli essenziali di assistenza (i LEA) anche le prestazioni mediche volte alla diagnosi e alla cura della fibromialgia; e a inserirla tra le malattie croniche ed invalidanti, garantendo così ai tanti malati, il diritto all’esenzione del ticket sanitario.
L’emergenza Coronavirus ha costretto le strutture ospedaliere a interrompere i servizi di routine; con conseguenze sul percorso di cura di molte patologie croniche, come la fibromialgia.
Una malattia reumatica complessa e altamente invalidante, consiste in un’alterazione dei neurotrasmettitori a livello del sistema nervoso centrale, che causa forti dolori a livello muscolo-scheletrico.
4 milioni di persone in Italia soffrono di questa malattia che interferisce seriamente con la loro vita lavorativa e sociale. Ad essa sono infatti connessi disturbi come: insonnia, cefalea, alterazioni dell’equilibrio, acufeni, tachicardia, disturbi cognitivi, allergie, disturbi d’ansia e depressione.
Nonostante ciò, ad oggi, la fibromialgia risulta ancora assente dal nomenclatore del Ministero della Salute e non è quindi prevista alcuna forma di esenzione dalle spese sanitarie”.
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