Il presidente De Palma: “Le nostre università sono perfettamente in grado di prevedere l’eventuale integrazione degli attuali percorsi formativi”.
“Noi siamo pronti per formazione, competenza, autorevolezza e professionalità. E questa è una normale evoluzione: le professioni sanitarie crescono e si adeguano alla domanda, alle esigenze dei cittadini, in linea con il progresso della scienza e della tecnica. Se gli infermieri sono professionisti laureati e vengono dotati dalle università di un bagaglio di competenze di tutto rispetto, allora non si capisce perché tra queste attività non possano rientrare anche quelle di prescrizione di farmaci e presidi strumentali o funzionali, nel rispetto delle proprie competenze”.
Così Antonio De Palma, presidente del sindacato degli infermieri Nursing Up, accoglie la proposta di Mario Melazzini, direttore dell’Aifa, durante il congresso Fnopi, di aprire alla prescrizione di farmaci e presidi sanitari da parte degli infermieri. Si tratta di una realtà che già riguarda Paesi come Gran Bretagna, Francia e Spagna, e che potrebbe attuarsi anche in Italia con una modifica di legge.
“È evidente – argomenta De Palma – che, laddove fosse necessario, le nostre università sono perfettamente in grado di prevedere l’eventuale integrazione degli attuali percorsi finalizzati alla formazione del professionista infermiere, alla luce di questo tipo di esigenza, per dare a tale operatore la possibilità di mettere a disposizione del cittadino il proprio elevato potenziale tecnico specifico, ai fini di una risposta tempestiva, efficiente ed efficace ai suoi bisogni”.
Redazione Nurse Times
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