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Nursing Up Piemonte: “Servono azioni concrete per le assunzioni in sanità”

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Torino, nasce l’Osservatorio delle professioni sanitarie
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Il sindacato attacca l’assessore Saitta, che vuole richiamare in servizio i medici pensionati per rimediare alla carenza di personale: “Parole e numeri pre-elettorali non bastano”.

Il sindacato Nursing Up apprende del piano annunciato dall’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Antonio Saitta, che intenderebbe reclutare i medici pensionati per coprire i buchi nella sanità regionale, creati da anni di immobilismo nelle programmazioni delle assunzioni. Immobilismo nei fatti, ma non nelle parole, che ha portato infermieri e professionisti sanitari a operare in condizioni più che critiche per la mancanza ormai chiara a tutti di personale, per coprire turni e necessità, a tutto discapito dei pazienti e delle liste d’attesa sempre più lunghe.

Anche per questo atteggiamento poco costruttivo dell’assessorato, il sindacato sottolinea la necessità di protestare con la mobilitazione in atto da ieri, attraverso lo slogan #noaldemansionamento. Le ragioni della protesta saranno ribadite nella manifestazione di venerdì 10 maggio in piazza Castello, a Torino, a due passi dalla Regione.

“Leggiamo del piano dell’assessore Saitta, che vuole individuare nel reclutamento dei medici pensionati la soluzione ai problemi di sovraccarico di chi lavora negli ospedali, aggiungendo numeri del tutto insufficienti sulle assunzioni fino al 2020 – attacca Claudio Delli Carri, segretario regionale del Nursing Up –. Sono parole che rispecchiano quasi una sorta di ‘trans pre-elettorale’. La sanità ha necessità di serietà e piani realizzabili, ma soprattutto di azioni concrete. Da anni ribadiamo la necessità di assumere subito infermieri e professionisti, per non ridurre gli ospedali al collasso. L’assessore, invece, preferisce gli annunci a 20 giorni dalle elezioni. La verità è che i numeri, peraltro insufficienti, non bastano. Perché bisogna capire le realtà delle aziende sanitarie dove operano gli infermieri, capire le reali necessità di personale nelle singole realtà, approfondire i carichi di lavoro, i volumi di attività e le necessità di turnazione. La verità è che infermieri e oss sono ancora ampiamente insufficienti. Delle parole e degli annunci, gli infermieri e soprattutto i cittadini che fruiscono della sanità non se ne fanno nulla”.

Redazione Nurse Times

 

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