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Nursing Up: “Dopo lo sciopero del 23 febbraio, pronti ad altre azioni di lotta”

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Nursing Up: "Dopo lo sciopero del 23 febbraio, pronti ad altre azioni di lotta"
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La manifestazione avrà luogo a Roma, in piazza Santi Apostoli. Possibili ulteriori 48 ore di agitazione e un corteo a carattere nazionale.

Si svolgerà in piazza Santi Apostoli a Roma la manifestazione di protesta degli infermieri e del personale del comparto sanità, che presidieranno con un sit-in la storica piazza dalle 11 alle ore 14 per lo sciopero nazionale di venerdì 23 febbraio 2018. Lo annuncia il sindacato degli infermieri Nursing Up.

“Scendiamo in piazza per far sentire le nostre ragioni – dichiara Antonio De Palma, presidente del sindacato degli infermieri -. Se Governo e Regioni non vorranno ascoltare gli infermieri, siamo determinati ad andare avanti con azioni di lotta a oltranza: proclameremo ulteriori 48 ore di sciopero e, se necessario, organizzeremo un corteo a carattere nazionale che sfilerà nelle strade della capitale”.

Nursing Up protesta contro: i tagli lineari delle dotazioni organiche (che ha come conseguenza l’invecchiamento degli infermieri, mettendo a serio rischio sostenibilità il sistema); il demansionamento degli infermieri e di tutti i professionisti sanitari; le pretese di deroghe indiscriminate alle ore di riposo giornaliere e al riposo settimanale (quando il riposo minimo continuativo di 11 ore ogni 24 è previsto dai regolamenti Ue); l’aumento delle cronicità e dei pazienti non autosufficienti; l’apertura dei servizi sanitari nelle 24 ore.

Gli infermieri chiedono al Governo:

1. Di assumersi le proprie responsabilità, incrementando le risorse a disposizione della contrattazione per dare risposte concrete agli infermieri ed ai professionisti sanitari del comparto, e realizzare provvedimenti strutturali volti al riconoscimento concreto del loro ruolo, del loro elevato profilo formativo e delle loro responsabilità.

2. Che finanzi, come già avvenuto per i medici, la RIA del comparto e che porti i professionisti sanitari dalla categoria D, dove si trovano, alla categoria DS.

3. Direttive e risorse finalizzate a una revisione completa del sistema delle indennità, ivi compreso il finanziamento dell’ex indennità infermieristica di cui all’articolo 40 del Ccnl 1999 (non è più accettabile che a un operatore che svolge un turno di lavoro notturno spetti una indennità di poco più di due euro all’ora durante il periodo che va dalle 22 alle 6 del mattino).

4. Direttive e risorse finalizzate a sostenere l’aggiornamento professionale dei professionisti del comparto, per i quali deve essere operata una riduzione del debito orario settimanale (orario di servizio) pari ad almeno 4 ore settimanali, da utilizzare per le attività di aggiornamento, come già avviene per i medici.

5. Direttive e risorse finalizzate all’immediato e stabile riconoscimento, sia economico che giuridico, per la valorizzazione delle competenze cliniche e gestionali degli interessati, compresi gli infermieri specialisti e gli esperti in applicazione della Legge 43/06 e per la valorizzazione economico-giuridica della funzione di coordinamento.

6. Direttive finalizzate alla detassazione del salario di produttività, come per il privato, e a dare soluzione al demansionamento della categoria, derivante dal blocco del turnover e dalle mancate sostituzioni del personale a vario titolo assente.

7. Che revochi il mandato già conferito all’Aran di mettere in discussione le deroghe al riposo minimo continuativo di 11 ore ogni 24 previsto dai regolamenti Ue (gli infermieri ne uscirebbero massacrati e ne risentirebbe l’assistenza al cittadino).

8. Che si impegni ad attivare le procedure finalizzate al riconoscimento, nei confronti dei professionisti sanitari del comparto sanità, del diritto di svolgere attività libero-professionale, anche con modalità analoghe a quelle già previste per il personale medico.

9. Che crei per il personale infermieristico e sanitario “la distinta sezione contrattuale prevista dall’art 40 c. 2 del dlgs 30.03.2001 n 165, ricorrendo, allo stato, le condizioni previste dal legislatore”.

10. Idonee direttive e azioni concrete volte a superare l’attuale mancanza di criteri generali, nazionali e uniformi per la determinazione, in ogni azienda, e per ogni servizio delle dotazioni organiche infermieristiche e delle figure di supporto.

Nursing Up

 

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