Un uomo di Ercolano arriva all’ospedale Maresca con ferite da arma da taglio e scatena il caos nel pronto soccorso di Torre del Greco
Torre del Greco, 14 agosto 2023 – Nel pomeriggio di sabato 12 agosto, un ulteriore episodio di violenza ha scosso il reparto di emergenza-urgenza dell’ospedale Maresca di Torre del Greco. Un uomo di circa 46 anni, proveniente da Ercolano, è giunto presso il nosocomio con ferite da arma da taglio e un polmone perforato, ma ha rifiutato categoricamente ogni forma di trattamento medico, innescando una spirale di caos e violenza.
L’uomo, il cui nome non è stato ancora reso pubblico, ha improvvisamente dato in escandescenze all’arrivo in ospedale, gridando di non voler essere visitato e distruggendo il triage con violenza. L’operatrice socio sanitaria in servizio è stata colpita al volto durante il suo sfogo di rabbia, rendendo necessario il suo referto medico.
La situazione è poi degenerata ulteriormente, con il paziente che ha preso a calci e pugni la porta del Pronto Soccorso, seminando il panico tra gli operatori sanitari, i medici e gli altri pazienti presenti.
Solo l’intervento tempestivo dei carabinieri della Compagnia di Torre del Greco e degli agenti di polizia del commissariato locale è riuscito a contenere l’uomo e a cercare di calmarlo.
Secondo quanto riportato da alcune fonti interne all’ospedale, l’uomo sarebbe stato accoltellato al torace durante una rissa, e sembra che la sua reazione violenta sia stata scatenata dall’assunzione di stupefacenti allucinogeni. Questo episodio non è un caso isolato, come affermato da un Operatore Socio-Sanitario “Siamo ogni giorno a rischio perché queste aggressioni sono all’ordine del giorno e non c’è alcuna sicurezza”.
La frequenza di aggressioni nei reparti di emergenza-urgenza sta destando seri allarmi tra gli operatori sanitari, i quali sottolineano l’importanza di adottare misure adeguate per garantire la sicurezza sia dei pazienti che del personale medico. In un contesto già complesso, come quello ospedaliero, è cruciale creare un ambiente sicuro e tranquillo per consentire un’adeguata erogazione delle cure e dei trattamenti medici necessari.
La speranza è che episodi di violenza come quello descritto possano essere evitati in futuro mediante una stretta collaborazione tra le autorità ospedaliere, le forze dell’ordine e i professionisti della salute mentale, al fine di identificare precocemente situazioni potenzialmente pericolose e intervenire tempestivamente per prevenire ulteriori incidenti.
Redazione NurseTimes
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