Il “Grande Ospedale Metropolitano Niguarda” di Milano in ginocchio per l’emergenza da maxi-afflusso in Pronto Soccorso, da reparti di degenza sovraffollati e unità infermieristiche al collasso.
Giunge alla nostra redazione la testimonianza di un nostro lettore che ci espone quello che sta accadendo:
“Domenica 10 Gennaio, presso l’Ospedale Niguarda di Milano, la criticità data dai numerosi accessi in Pronto Soccorso, è sfociata in una situazione incresciosa per i reparti dell’Area Medica.
Secondo quanto dichiarato da Libero Marigo, coordinatore aziendale del sindacato NursingUp, in un suo comunicato aziendale, afferma che la Direzione Aziendale sposta nelle Medicine il problema dell’insostenibile afflusso dell’utenza al Pronto soccorso. Per alleggerire la situazione del Pronto Soccorso, sono stati aumentati i posti letto nelle medicine, nonostante il rischio di impossibilità nel garantire un’adeguata assistenza ai degenti. La Direzione non è stata in grado di coprire emergenza di una malattia (di un infermiere del servizio notturno) secondo il protocollo previsto.
Un quadro drammatico, apocalittico: Pronto Soccorso pieno, reparti di Medicina con posti letto aumentati, infermieri numericamente non in grado di soddisfare l’assistenza richiesta e una malattia coperta in extremis!
NursingUp reputa le scelte della Direzione Aziendale del Niguarda, sbagliate ed irriguardevoli per il personale sanitario e per i degenti, ora attende un confronto immediato”.
La stessa fonte ha poi sottolineato come “i nuovi turni di lavoro nel Niguarda, rispettando la normativa europea, non consentono di coprire malattie e ferie, gli infermieri sono insufficienti; ad aggravare la situazione vi è il fatto che in alcune realtà niguardesi, mancano le figure di supporto (OSS) di notte. In questa situazione, nonostante si fosse mobilizzata la Direzione Infermieristica, fra tutti gli infermieri dipendenti, non vi era alcuno che potesse coprire una malattia improvvisa di un infermiere che doveva prestare servizio quella notte”.
La redazione di NurseTimes ha deciso di pubblicare il comunicato del sindacalista del Nursing Up, che conferma la testimonianza raccolta.
Questa situazione di forte criticità che sta colpendo moltissime strutture sanitarie pubbliche dovuto al picco di influenza, si risolverebbero unicamente con l’avvio di una politica seria di assunzione di infermieri e personale di supporto, situazione che grava sulla salute dei cittadini e che ha messo in ginocchio un ospedale tanto grande, definito il “fiore all’occhiello” della Sanità Lombarda.
Agli albori di una riforma sanitaria regionale, fortemente voluta dal governatore Maroni, vengono trasferiti sui cittadini e operatori sanitari le inefficienze di una mancata programmazione di assunzione di personale?
Presidente Maroni, sarà il caso di attingere risorse da una graduatoria ancora aperta, permettendo l’assunzione di nuovi infermieri?
Attendiamo una celere risposta operativa dal “Grande Ospedale Metropolitano Niguarda”
La Redazione
Lascia un commento