La profonda crisi che ha contraddistinto nell’ultimo periodo la Sores (Sala Operativa Regionale Emergenza Sanitaria) inizia a destare preoccupazione in molti soggetti differenti.
Le recenti dimissioni del Direttore e la richiesta di mobilità di 32 infermieri su 35 della centrale che gestisce le emergenze sul territorio non lasciano certo presagire nulla di buono, così come la soluzione adottata per sopperire alla carenza di personale specializzato nel settore dell’urgenza.
Le decine di risorse necessari a gestire l’intero processo saranno reclutate attraverso l’agenzia per il lavoro GiGroup.
Gli Ordini delle Professioni Infermieristiche di Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine hanno espresso profonda preoccupazione per i recenti avvenimenti che hanno portato alle dimissioni del Direttore della Sores e per la profonda crisi che si è consolidata all’interno di uno dei centri nevralgici nel sistema dell’emergenza urgenza del Friuli Venezia Giulia.
Il Presidente OPI di Trieste Flavio Paoletti, pur consapevole della difficoltà di trovare personale già inserito nel sistema emergenza/urgenza, afferma che “aver proposto di acquisire risorse umane attraverso un’agenzia interinale che nel suo annuncio ricerca infermieri professionali con funzioni di back office e lo smistamento di ambulanze tramite centralino concorre ad alimentare incertezza e una possibile riduzione della qualità del servizio”.
Anche la Presidente OPI di Gorizia Gloria Giuricin ha richiesto un intervento organico, strutturato e che sia in grado di garantire una continuità nel tempo.
Sono estremamente preoccupato, ribadisce il Presidente di Pordenone Luciano Clarizia, per questa condizione e come OPI intraprenderemo ogni interlocuzione al fine di riportare il tutto all’interno di un alveo di maggior tranquillità.
Secondo il Presidente di Udine Stefano Giglio, le preoccupazioni ci portano a pensare che oltre gli importanti problemi che gravitano nella gestione delle risorse umane, anche il cittadino ne potrebbe risentire. La sicurezza operativa che il professionista infermiere, obbligatoriamente formato ed esperto, comporta nella gestione di importanti eventi, determina l’apporto qualitativamente necessario a far sì che si raggiungano ottimi risultati nella soluzione degli interventi in emergenza/urgenza.
I Presidenti degli OPI del Friuli Venezia Giulia si oppongono fortemente a quanti ritengono che il sistema emergenza-urgenza non si riduca a una banale attività di centralino di smistamento ambulanze. Se poi le competenze infermieristiche e la professionalità le lasciamo giudicare ad un’agenzia interinale.
“Ci impegneremo affinché ci si renda definitivamente conto che l’infermiere esperto non può essere sostituito da qualsiasi professionista, anche inesperto, soprattutto in quelle realtà ove la qualità, le competenze maturate con appositi percorsi formativi, sono determinanti nella risoluzione dei problemi di salute in regime di emergenza urgenza. Auspichiamo la pronta presa di posizione da parte delle amministrazioni regionali ed aziendali affinché si possa riportare l’attività operativa della Sores entro margini di assoluta certezza e piena sicurezza delle operatività”.
Fonte: Il Friuli
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