Una vera e propria gara di solidarietà è stata avviata da alcuni giorni presso l’ospedale Giovanni XXIII di Bari.
La storia di un neonato abbandonato a pochi giorni dalla nascita, dopo che gli furono diagnosticati alcuni problemi cardiaci ed una malattia metabolica ha commosso molti, mobilitando il personale infermieristico e medico che lo ha in cura.
La mamma, spaventata dalle conseguenze che le patologie riscontrate potrebbero avere sul bimbo, ha fatto perdere ogni traccia di se risultando da giorno irreperibile.
Il personale sanitario del nosocomio barese ha organizzato dei veri e propri turni, durante i quali saranno al fianco del piccolo, sostituendosi ai genitori non presenti.
Ed è così che medici ed infermieri, dopo aver concluso l’orario di servizio, hanno iniziato a recarsi presso la culletta del bimbo per tenerlo in braccio o dargli il biberon.
Ora il minore, nato a fine settembre, è entrato nel secondo mese di vita. Oltre ai professionisti sanitari, si sono attivati numerosi volontari per fornire vestitini, pannolini e giocattoli.
Era ricoverato da alcuni giorni per una malattia metabolica e problemi cardiaci diagnosticati fin dalla nascita. La mamma lo ha abbandonato facendo perdere le sue tracce. Ora, nell’ospedale Giovanni XXIII di Bari, si è aperta una vera e propria gara di solidarietà tra medici e infermieri con tanto di doppi turni per non lasciare solo il neonato di 48 giorni di nazionalità romena. A loro si sono uniti alcuni volontari che si sono attivati portando abiti, pannolini e altro.
La prima diagnosi di leucinosi sarebbe stata fatta pochi giorni dopo il rientro a casa della mamma di nazionalità rumena con il proprio figlio. A seguito del ricovero, sarebbe emersa anche una cardiopatia congenita.
Inizialmente la donna non aveva dato alcun segnale che potesse allarmare il personale sanitario. Qualche giorno fa però, sarebbe sparita nel nulla.
L’ospedale ha immediatamente provveduto a segnalare quanto accaduto alle autorità competenti, alle forze dell’ordine, ai servizi sociali e al Tribunale per i Minorenni.
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