L’associazione Nessuno tocchi Ippocrate denuncia l’aggressione numero 50 ai danni del personale di strutture sanitarie partenopee dall’inizio del 2022, avvenuta stavolta all’Ospedale del Mare.
Al Pronto soccorso dell’Ospedale del Mare di Napoli un operatore socio-sanitario è stato aggredito dai figli di una paziente, che lo hanno colpito con pugni e gomitate perché pretendeva che la donna si sottoponesse a tampone anti-Covid per entrare in repartro. L’episodio è stato denunciato dall’associazione Nessuno tocchi Ippocrate, che ha raccolto la seguente segnalazione.
“In mattinata giungono al Pronto soccorso dell’Ospedale del Mare due uomini, urlando e richiedendo assistenza per la madre in preda a una verosimile colica renale. Subito accorre il personale di accettazione Triage, che prende in carico la paziente, la fa accomodare su sedia a rotelle e la conduce nel locale dedicato all’esecuzione del tampone rapido obbligatorio per accedere alla visita. I figli della signora reagiscono in malo modo, inveendo e aggredendo verbalmente il personale perchè ritenevano ingiusto dover fare il tampone prima di accedere alle cure. Incuranti delle spiegazioni dei sanitari, colpiscono un operatore socio-sanitario con pugni e gomitate. A quel punto si assicura la signora alla cura del personale di accettazione e si contattano le forze dell’ordine, dopo insulti e altre minacce varie”.
Nel sottolineare come si tratti dell’aggressione numero 50 ai danni del personale di strutture sanitarie napoletane dall’inizio del 2022, l’associazione Nessuno tocchi Ippocrate auspica un’inversione di rotta: “Si intensificano i fenomeni di aggressioni al personale sanitario nel territorio della Asl Napoli 1, aumentano le aggressioni ospedaliere e diminuiscono quelle ai danni del 118. Speriamo che il nuovo Governo e l’opposizione facciano una proposta di legge che ci tuteli seriamente”.
Redazione Nurse Times
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