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Morti sospette nell’ospedale di Lugo, assolta l’ex infermiera Daniela Poggiali

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L'Ipasvi di Ravenna sanziona Daniela Poggiali con la radiazione dall'albo
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La sentenza della Corte d’Assiste d’Appello di Bologna ribalta completamente quella di primo grado. La donna era stata condannata all’ergastolo. Era finita in carcere nel 2014 perché accusata di aver ucciso un’anziana di 78 anni iniettandole una dose letale di potassio

 

BOLOGNA – Assolta perché il fatto non sussiste: l’ex infermiera Daniela Poggiali, 45 anni, finita in carcere e a processo per l’omicidio della sua paziente, la 78enne Rosa Calderoni, nell’ospedale di Lugo di Romagna, torna libera dopo quasi tre anni passati dietro le sbarre.

La sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Bologna ribalta completamente la sentenza di primo grado, con la quale la Poggiali venne condanna all’ergastolo a Ravenna perché riconosciuta colpevole di aver iniettato una dose letale di potassio all’anziana.

Il caso di Daniela Poggiali era scoppiato nell’ottobre del 2014 quando fu arrestata dai carabinieri nella sua casa di Giovecca di Lugo: la donna era sospettata della morte di Rosa Calderoni, avvenuto l’8 aprile dello stesso anno.

Ma attorno all’ex infermiera era cresciuta anche un’indagine giudiziaria che l’aveva portata ad essere sospettata di decine di morti nei suoi anni di lavoro. Nel corso del processo di primo grado, al termine del quale era stata condannata all’ergastolo, il magistrato aveva fatto riferimento anche ai furti che si erano verificati nel reparto di Medicina dove lavorava la Poggiali ma anche alle numerosi morti sospette sempre in sue presenza (ma che non erano materia di quel processo).

E sempre durate il dibattimento si era puntato il dito contro le foto che ritraggono l’ex infermiera mentre fa le smorfie accanto ad un’altra paziente appena morta. “Una donna fredda, intelligente e spietata. Nemmeno lei sa quanti pazienti ha ucciso” aveva scritto il giudice di Ravenna. Il processo di appello era cominciato all’inizio di quest’anno a Bologna, ma era stato sospeso per una nuova perizia (riportata dal settimanale l’Espresso): era stata richiesta dai giudici per fare luce su cosa fosse veramente accaduto la mattina dell’8 aprile del 2014 nell’ospedale di Lugo.

E quella perizia si è rivelata decisiva per la sentenza di assoluzione. La Procura farà ricorso in Cassazione, l’ex infermiera Daniela Poggiali torna in libertà.

Salvatore Petrarolo

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