Home NT News Morte per malaria della piccola Sofia, c’è già chi parla di ‘infermiera killer’
NT News

Morte per malaria della piccola Sofia, c’è già chi parla di ‘infermiera killer’

Condividi
Assassino con siringa, immagine di repertorio. Fonte: https://d2v9y0dukr6mq2.cloudfront.net/video/thumbnail/BY8x1xp/crazy-murderer-holding-syringe-with-dripping-blood-and-enjoying-terrible-view_slouiaqlx_thumbnail-medium01.jpg
Condividi

Una nuova infermiera killer in corsia? Macché… stavolta è il noto quotidiano Libero che, utilizzando il caso della bambina morta di malaria a Brescia, prova a diffondere un allarmismo ingiustificato

La aspettavamo. Come si aspetta un infarto. Con in bocca il solito, stomachevole gusto dell’inevitabilità. Era solo una questione di tempo e, puntualmente, è arrivata: l’insinuazione. Senza fondamento alcuno. Buttata lì così, col chiaro intento di guadagnare più click possibili e vendere qualche giornale. Attaccando, di nuovo, una categoria che non ha nella difesa di sé stessa la sua arma migliore… e che perciò è facilissima da insidiare: quella degli infermieri.

Eh già, perché una nuova “Infermiera killer” è stata sbattuta in prima pagina. E, pensandoci bene, dopo il caso della Poggiali (assolta in appello, tra l’altro, VEDI), era quasi scontato: il titolo “infermiera killer” funziona, non c’è niente da fare. Attira l’attenzione. Vende. Focalizza bene su dove indirizzare il proprio odio e la propria diffidenza. E poco importa se la categoria professionale degli infermieri non c’entri nulla…

Stavolta, dopo dopo quello de il Giornale di qualche mese fa (VEDI), a partorire l’infelice e improbabile titolone è stato Libero, diretto da Feltri: Un’infermiera killer? Bimba morta di malaria, la seconda inquietante ipotesi. Sì, si parla dello strano caso della piccola Sofia, trasferita da Trento agli Spedali Civili di Brescia e deceduta a soli 4 anni per una forma molto aggressiva di malaria (causata dal parassita Plasmodium Falciparum).

Un caso “strano” e a dir poco eccezionale visto che la malattia, causata da un parassita che si trasmette all’uomo attraverso la puntura di zanzare del genere Anopheles, in Italia è scomparsa a partire dagli anni ’50. Così spiega all’AdnKronos Salute Paolo Bordon, direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale:

“Il contagio può avvenire o recandosi nei luoghi dove la malaria è endemica, o attraverso un vettore o direttamente con scambio di sangue. La prima e l’ultima ipotesi devono essere escluse, dato che la piccola paziente non si era mai recata in viaggi del genere e che è stata sempre trattata con materiale monouso in ospedale. Resta in piedi l’ipotesi vettore.”

E nell’ospedale dove era ricoverata la bimba, guarda caso, c’erano  due bambini con malaria. L’incubazione del parassita, poi, di solito da 6 a 15 giorni, ha contribuito a rendere più verosimile il contagio tramite un vettore. Una zanzara.

Vista l’eccezionalità del caso, come è giusto che sia, la procura di Trento ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti. Si punta ad accertare se siano stati seguiti correttamente tutti i protocolli da utilizzare nel caso di malaria, così da ricostruire con precisione le varie tappe cliniche che hanno portato al decesso della piccola.

“Ma non è detto che si riescano ad avere delle risposte esaustive. – riporta LiberoAnche se fosse avvenuto un ipotetico contagio diretto fra i bambini (tramite il sangue) oppure tramite l’utilizzo di strumenti non sterilizzati e non monodose – tutte circostanze smentite categoricamente dall’Azienda sanitaria – trovarne le prove ora, a distanza di più di due settimane sarà molto difficile.”

E secondo il noto quotidiano, queste poche righe, confuse, con qualche ipotesi, qualche smentita, zero certezze e assenza di prove, bastano a giustificare il tentativo di destabilizzare i cittadini e l’opinione pubblica con un altro improbabile titolone dove si grida all’infermiera killer.

Caro giornalista di Libero… ma ci faccia il piacere!

Confidiamo nella FNC IPASVI per contrastare efficacemente quest’altro ennesimo e ingiustificato attacco alla professione infermieristica. Non se ne può davvero più.

Alessio Biondino

Fonti: Libero, AdnKronos

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
NT News

Contratto Sanità, Naddeo (Aran) al Nursing Up: “Vostre richieste accolte nel testo alla firma dei sindacati”

Antonio Naddeo presidente dell’ARAN (Agenzia per la rappresentanza negoziale) replica al sindacato...

Avvisi PubbliciBasilicataLavoroNT NewsRegionali

Asp Potenza: avviso pubblico per eventuale assunzione di infermieri

L’Asp Potenza ha indetto un avviso pubblico, per soli titoli, finalizzato all’eventuale...

CittadinoNT NewsOncologia

Cancro, nuovo esame del sangue facilita la diagnosi precoce

Un team di ricercatori dell’Università di Oxford ha presentato un nuovo esame del...