Da lunedì 9 a venerdì 13 maggio sarà attivo uno sportello telefonico per fornire consulenza ai cittadini. Inoltre gli infermieri del nosocomio monzese saranno in piazza per fornire informazioni ed eseguire esami.
Per celebrare la Giornata internazionale dell’infermiere, che ricorre il 12 maggio, l’ospedale San Gerardo di Monza ha in programma una serie di iniziative che proseguiranno per tutta la settimana. A cominciuare dall’attivazione di uno sportello telefonico da lunedì 9 a venerdì 13 maggio. I cittadini potranno telefonare al numero 039 2333943 dalle 10 alle 12 e dalle 13 alle 15 per richiedere agli infermieri del nosocomio monzese informazioni sulla gestione domiciliare di persone non autosufficienti e su come prevenire le principali complicanze correlate alla loro condizione di fragilità.
Saranno fornite consulenze telefoniche in merito al corretto utilizzo e alla gestione dei presidi (protesica maggiore, minore, assorbenza, presidi sanitari…), su come gestire una persona allettata, su come prevenire le complicanze legate all’allettamento e su come prevenire le cadute. Inoltre saranno fornite informazioni sulle offerte messe a disposizione dal Servizio sociosanitario della Lombardia e sul ruolo del neonato infermiere di famiglia e di comunità.
Inoltre gli infermieri saranno fisicamente presenti in piazza: a Monza il 9 e il 10 maggio (dalle 9 alle 15); a Brugherio l’11 maggio; a Villasanta il 13 maggio. In tali occasioni, oltre a chiedere informazioni, ci si potrà sottoporre gratuitamente a misurazione della pressione, saturazione dell’ossigeno, frequenza cardiaca e respiratoria e valutazione della glicemia capillare.
“Con queste iniziative raggiungiamo ancora meglio l’obiettivo di questo nuovo modello assistenziale – dichiara Silvano Casazza, direttore generale dell’Asst Monza –, ossia quello di esercitare la professione infermieristica sul territorio, in una delle sue forme più avanzate e moderne. Lo scopo è far conoscere l’attività degli infermieri di famiglia e di comunità, che si svolge nel contesto di vita quotidiana della persona attraverso la presa in carico, interventi personalizzati e rafforzando l’aderenza terapeutica ed il monitoraggio dello stato di salute mediante visite domiciliari, cercando così di evitare il ricorso improprio al pronto soccorso o a nuovi ricoveri”.
Redazione Nurse Times
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