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Mola di Bari, procede a rilento la riconversione del Punto di primo intervento

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Mola di Bari, procede a rilento la riconversione del Punto di primo intervento
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Nell’incontro col dg dell’Azienda sanitaria il sindaco ha sollecitato l’apertura dell’ambulatorio infermieristico.

Si torna a parlare di strutture sanitarie a Mola di Bari, con un pizzico di preoccupazione per l’ormai imminente stagione turistica che fa crescere la popolazione e, quindi, le esigenze della comunità. Procede a passi molto lenti il processo di riconversione del Punto di primo intervento, chiuso nello scorso settembre, in ambulatorio infermieristico.

Per comprendere le ragioni dell’impasse, il sindaco Giuseppe Colonna ha incontrato a Bari il direttore generale dell’Azienda sanitaria, Antonio Sanguedolce. «Ho chiesto questo incontro – spiega il primo cittadino – per comprendere e condividere gli ultimi sviluppi in merito all’avvio dell’ambulatorio infermieristico nel territorio di Mola di Bari, e ho sollecitato che questo accada prima dell’inizio del periodo estivo». Il manager ha assicurato che la riconversione non resterà una semplice dichiarazione d’intenti. In più, per rispondere alle esigenze dell’utenza, ha assicurato un potenziamento del 118. «Insieme al direttore generale – conferma Colonna – ho condiviso la necessità di aggiungere, all’ambulanza già presente sul territorio, un’auto medicalizzata».

Ma quali servizi offre un ambulatorio infermieristico? L’ambulatorio avrà questa struttura: disporrà di infermieri appositamente formati per l’erogazione di prestazioni per i pazienti fragili e per la valutazione e registrazione dei parametri biofisici per la presa in carico delle patologie croniche di maggior complessità, per la prevenzione delle complicanze e la riduzione dei ricoveri. Le prestazioni previste dall’ambulatorio potranno però essere erogate nella loro totalità successivamente all’integrazione delle unità infermieristiche con ulteriori specifiche figure professionali idonee.

Queste le prestazioni previste: triage telefonico (come per un pronto soccorso); terapia iniettiva (intramuscolare, endovenosa, sottocutanea); medicazioni, fasciature, piccola traumatologia, rimozione suture; vaccinazione antinfluenzale; cateterismo vescicale; rilevazione parametri biofisici e clinici (peso, altezza, misura della massa corporea, pressione arteriosa, stick glicemici) per il monitoraggio delle patologie croniche; counselling su stili di vita e abitudini voluttuarie; counselling e supporto nella gestione della persona fragile o nella malattia grave; rinforzo formativo, presa m cura ed educazione sanitaria nei riguardi delle patologie croniche di maggior rilievo (diabete mellito, scompenso cardiaco, broncopneumopatie croniche, gestione della terapia anticoagulante orale, ipertensione); partecipata condivisione delle cure e verifica dell’aderenza terapeutica; spirometria; elettrocardiografìa. L’attività del personale infermieristico si avvarrà, in caso di necessità, del consulto di un medico specialistico.

Redazione Nurse Times

Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno

 

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