All’ospedale Sant’Andrea di Roma una dipendente ha preteso di provvedere personalmente alla vaccinazione del suo ragazzo, salvo poi spruzzare il siero per terra. Smascherata da una collega, è stata subito sospesa e rischia il posto di lavoro.
Ha dell’incredibile quanto accaduto all’ospedale Sant’Andrea di Roma, dove un’infermiera ha finto di somministrare il vaccino anti-Covid al figlio minorenne, salvo essere smascherata da una collega. La donna, 47 anni, ha preteso di iniettare personalmente la dose al ragazzo, ma ha premuto lo stantuffo della siringa prima dell’inoculazione, indirizzando il rilascio del siero sul pavimento, sicura che nessuno l’avrebbe notata. Subito sospesa dal lavoro in via cautelativa, è ora indagata con l’accusa di falsità materiale commessa da privato.
I fatti risalgono al 29 settembre, quando l’infermiera si è presentata in divisa sul posto di lavoro, pur non essendo di turno. Insieme a lei, il figlio 13enne. Di ciò aveva avvisato telefonicamente una collega il giorno prima, dicendole che avrebbe accompagnato il ragazzo a fare la prima dose di vaccino. Giunto il momento dell’iniezione, però, ha insistito per provvedere lei stessa, spiegando che il figlio era molto impaurito e che non avrebbe accettato di farsi toccare da nessun altro. La collega ha acconsentito, ignara di quanto stava per accadere.
A quel punto è successo tutto in pochi secondi. La mamma infermiera, sicura di non essere vista, ha spruzzato la dose sul pavimento, mentre la collega le dava le spalle per prendere il cerotto da applicare al braccio del minorenne. Ma quest’ultima si è girata prima del previsto e ha assistito all’intera scena. Allibita, ha chiesto conto dell’accaduto alla 47enne, che ha provato a giustificarsi goffamente, asserendo che si era trattato di un incidente. Richiamati dai toni alti della discussione tra le due, altri impiegati sono entrati nella stanza per vedere cosa stesse succedendo.
A quel punto la donna è stata portata in amministrazione e per lei sono cominciati i guai, tutto sotto gli occhi del figlio. Di fronte all’evidenza, la direzione del Sant’Andrea l’ha sospesa e poi denunciata. Una volta raccolte le testimonianze, è scattata l’accusa di falso da parte del commissariato Flaminio Nuovo. Non è chiaro se l’infermiera abbia premeditato il raggiro oppure abbia agito d’impulso un attimo prima di iniettare il vaccino a suo figlio. Non depone a suo favore il fatto che si fosse presentata all’hub in divisa da lavoro, nonostante quel giorno fosse a riposo. Adesso rischia anche il posto.
Redazione Nurse Times
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