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Milano: Fials, Cisl e Uil “Gli accordi pregressi non si toccano, la Cgil Milano vuole bloccare la crescita professionale del comparto”

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Sanità, in calo la spesa per il personale
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Le Segreteria Territoriali di FIALS Milano area Metropolitana, CISL Milano Metropoli e UIL Milano Lombardia in una nota denunciano l’O.S. della CGIL, rea di “bloccare la crescita professionale del comparto”

Con la presente le Scriventi Segreterie Territoriali CISL – UIL – FIALS a seguito di comunicato inoltrato dalla CGIL Asst Santi Paolo Carlo dichiarano la totale indisponibilità nel rivedere gli accordi precedentemente sottoscritti con la Direzione.

Dopo anni in cui l’Asst Santi Paolo e Carlo non ha brillato in termini di trasparenza e regolarità siamo riusciti finalmente a sottoscrivere accordi (relazioni sindacali, incarichi di funzione e part – time) in cui nero su bianco vengono elencati criteri inequivocabile, senza lasciare spazio a favoritismi personale.

Tutto questo non va giù alla CGIL che ha promosso un fantomatico ricorso presso il tribunale di Milano, ricorso che non ha dato i frutti sperati e ha confermato la legittimità degli accordi sottoscritti in azienda.

Come Sigle sindacali riteniamo doveroso dare una forte crescita professionale al personale del comparto regolarizzando finalmente tutte quelle figure da anni ambigue in azienda, ma soprattutto valorizzando economicamente il personale che svolge funzioni specialistiche in azienda.

Stiamo inoltre procedendo alla stesura del contratto integrativo aziendale, al fine di eliminare tutte quelle disparità di applicazione degli istituti contrattuali che avvengono in maniera non conforme nei vari presidi dell’azienda.

Riteniamo di fondamentale importanza il rispetto del ruolo della contrattazione ma soprattutto la normativa prevista dal CCNL sanità pubblica.

Invitiamo per tanto i lavoratori a non credere ai falsi proclami di chi pur non ammettendo la falsità del ricorso presentato, continua imperterrito a prendere in giro i lavoratori, forse per propri interessi personali.

In conclusione le segreterie territoriali confermano il proprio impegno nella stesura conclusiva del contratto integrativo aziendale, ribadendo la formale indisponibilità nel rivedere gli accordi sottoscritti.

Se la CGIL legata a vecchie logiche “ preistoriche” e “feudali” vuole impedire la crescita professionale del personale del comparto si assuma le proprie responsabilità, ma abbia il coraggio di dirlo ai lavoratori”.

Redazione Nurse Times

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