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Melfi, operatori del 118 rianimano dipendente Sata colto da malore

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Melfi, operatori del 118 rianimano dipendente Sata colto da malore
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L’episodio testimonia il livello di eccellenza nei soccorsi della sanità lucana.

Giuseppe Costanzo, segretario provinciale della Fials (Potenza), ci segnala un intervento tempestivo, con tanto di lieto fine, avvenuto nel tardo pomeriggio di sabato scorso allo stabilimento Fiat Fca “San Nicola” di Melfi, dove un operaio è stato soccorso dopo essere stato colto da un malore.

“Gli operatori del 118 giunti sul posto – racconta Costanzo –, dopo l’inquadramento clinico del paziente, hanno attivato l’intervento dell’elisoccorso. Durante il trasporto verso l’elisuperficie, posta all’interno dello stabilimento e in attesa dell’arrivo dei soccorsi, il paziente ha subito ulteriori complicanze, che ne hanno aggravato il quadro clinico. È stato tempestivamente rianimato dall’equipe del 118, composta dall’infermiere team leader Calabrese M. e dall’ autista Basile R.”.

Le manovre rianimatorie, eseguite con competenza e professionalità, hanno consentito al paziente di  essere trasportato in elisoccorso a Potenza senza  ulteriori complicanze. Si tratta di un episodio non isolato, che ancora una volta testimonia il livello di eccellenza nei soccorsi della sanità lucana, dove agiscono professionisti qualificati e sempre attenti ai bisogni dell’utenza.

“In passato – sottolinea Costanzo – la Fials aveva espresso forti critiche per la chiusura della postazione. Questo episodio rafforza l’attenzione che la scrivente O.S. ha da sempre riservato a una  postazione strategica, indispensabile per garantire il diritto alla salute (essendoci 10mila unità lavorative) di molta persone in un territorio con popolazione anziana e mal collegato. Tale posizione è condivisa fortemente dalla Fismic, sindacato presente nella Sata e nell’indotto. La tempestività nella gestione dell’intervento spinge a una riflessione: il servizio di emergenza e urgenza territoriale 118 va attivato nei casi di reale necessità, evitando chiamate inopportune, che possono ritardare interventi assistenziali salva-vita”.

Redazione Nurse Times

 

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