Lo dimostrano i risultati di tre studi condotti da ricercatori dell’Università degli Studi di Perugia.
Il resveratrolo, un polifenolo contenuto anche in alcuni alimenti e noto per le proprietà nutraceutiche e salutistiche in campo biologico, sembra rappresentare una molecola importante anche per la medicina della riproduzione, attraverso un’azione esercitata a livello dei mitocondri delle cellule. È stato oggetto, nel corso di questo anno, di tre studi condotti in collaborazione da ricercatori dell’Università degli Studi di Perugia, che hanno portato alla pubblicazione di altrettanti articoli scientifici.
Protagonisti sono docenti appartenenti a differenti specialità mediche e biologiche e che hanno suscitato molto interesse in ambito scientifico. Gli studi vedono anche la partecipazione di una nota azienda farmaceutica locale, in linea con la terza missione dell’Ateneo, che prevede l’attivazione di processi di interazione diretta tra la ricerca scientifica universitaria e il tessuto imprenditoriale della nostra regione.
Un primo studio, pubblicato sull’autorevole rivista internazionale Fertility and Sterility dal professor Bernard Fioretti, del Dipartimento di Chimica, biologia e biotecnologie di Unipg, ha gettato le basi sulle conoscenze di fisiologia e biologia, mostrando l’effetto positivo del resveratrolo sulla funzionalità mitocondriale delle cellule dell’ovaio.
Un secondo studio clinico sulle pazienti sottoposte a procreazione medicalmente assistita, condotto dal professor Sandro Gerli, del Dipartimento di Medicina e chirurgia, e pubblicato sul Journal of Maternal, Fetal, Neonatal Medicine, ha fornito prove di migliori risultati clinico-biologici nel trattamento dell’infertilità in pazienti pretrattate con resveratrolo.
Il terzo studio, pubblicato sul Journal of Clinical Medicine dalla professoressa Elisabetta Costantini, del Dipartimento di Medicina e chirurgia, ha mostrato un miglioramento della funzionalità degli spermatozoi dopo la somministrazione del resveratrolo in pazienti con infertilità.
Redazione Nurse Times
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