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Marco Carta e l’infermiera arrestata, OPI di Cagliari “la donna non risulta essere iscritta all’Albo”

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Marco Carta e l'infermiera arrestata, OPI di Cagliari "la donna non risulta essere iscritta all’Albo"
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È notizie di queste ore l’arresto del famoso cantante Marco Carta per furto aggravato, accompagnato dall’infermiera Fabiana Muscas

Come è oramai noto nella giornata di venerdì, il cantante insieme ad una donna, Fabiana Muscas (infermiera), è stato arrestato per furto aggravato (6 magliette da 1.200 euro). Dopo la mancata convalida dell’arresto da parte del giudice, Carta rimane comunque indagato e a settembre comparirà alla prima udienza del processo. Pur insistendo sulla sua innocenza la testimonianza dell’addetto alla sicurezza della Rinascente raccolta dal nucleo reati predatori dei vigili di Milano non depone a suo favore. L’uomo ha raccontato di aver seguito il cantante e la Muscas perché insospettito dal loro atteggiamento “anomalo”.

L’agente ha ricostruito nei particolari la dinamica del furto: dopo aver preso le magliette dagli scaffali i due si sono spostati nei camerini. Il cantante, aiutato dalla donna ha riposto le magliette in una borsa. Prima di uscire i due hanno raggiunto il bagno, dove poi hanno ritrovato i cartellini staccati. Diretti verso l’uscita sono stati bloccati dal suono delle barriere antifurto che, nel caso di capi così costosi prevede un doppio dispositivo.

Davanti al giudice, il cantante ha attribuito tutta la responsabilità alla donna, che ha confermato questa versione.

La Polizia locale ha scaricato i video delle telecamere interne della Rinascente, che saranno fondamentali nel processo per confermare (o smentire) la testimonianza degli addetti alla vigilanza.

Fabiana Muscas è la donna che accompagnava il cantante nello shopping milanese. Si scoprirà successivamente dai media nazionali che la donna è un’infermiera, e viene riconosciuta dalle immagini dai suoi colleghi dell’ospedale Brotzu di Cagliari.

Nessun profilo social per lei, le uniche tracce sul web riguardano il suo lavoro.

Nata nell’ottobre 1966, sposata, vedova, una figlia, diploma, ottime referenze, carattere non facile.

Della divisione cardiologia è stata coordinatrice infermieristica, partecipando come tutor a numerosi eventi formativi e a congressi scientifici (Delibera in allegato), con relazioni sul ruolo e i compiti del personale infermieristico nei programmi di riabilitazione dopo eventi cardiovascolari.

 1Ha avuto anche parte attiva nel sindacato, iscritta alla Cisl (ora non più) e nella lista per l’elezione della rappresentanza sindacale aziendale. Vita privata blindata, unica “bizzarria”, ostentata, piercing e tatuaggi. Negli ultimi tempi aveva manifestato il proposito di andare via da Cagliari. Sembra confermarlo anche la partecipazione a una recentissima selezione all’Azienda ospedaliero universitaria Sant’Andrea di Roma. Il suo nome figura nella graduatoria degli idonei a un concorso di mobilità per infermieri.

Premesso che per poter esercitare la professione Infermieristica è obbligatoria l’iscrizione all’Ordine Professionale e la donna arrestata con il cantante non risulta essere iscritta, come si evince dal sito della Fnopi (foto in allegato). Questo presuppone che la donna fosse stata cancellata dall’Opi per motivi che andranno chiariti nei prossimi giorni e che, probabilmente, i vertici dell’ospedale Brotzu di Cagliari non conoscessero questa sua particolare situazione.

Oltre alle implicazioni legali e deontologiche a cui l’infermiera andrà incontro, questi sono alcuni dei quesiti che tutti gli addetti ai lavori si pongono:

  • Perché Fabiana Muscas NON essendo iscritta all’Ordine delle Professioni Infermieristiche continuava ad esercitare come infermiera presso l’ospedale Brotzu di Cagliari?
  • Come può un’infermiera NON iscritta all’Ordine delle Professioni Infermieristiche essere presente in una recente delibera del Brotzu di Cagliari come “tutor clinico”?
  • La non iscrizione all’OPI provinciale di appartenenza espone l’infermiera e il/i responsabili dell’azienda ospedaliera di Cagliari a reati penali e civili, il Direttore Generale del Brotzu di Cagliari era  a conoscenza di questa situazione?
  • Chi pagherà per l’ennesimo danno d’immagine verso la comunità Infermieristica?

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Intanto arriva puntuale la nota dell’OPI di Cagliari che riprendiamo

Infermiera arrestata, l’Ordine svolgerà gli opportuni approfondimenti: la donna non risulta infatti essere iscritta all’Albo professionale

“Se tale dato venisse confermato, costei eserciterebbe la professione infermieristica al di fuori delle norme vigenti in materia” spiega Pierpaolo Pateri, presidente dell’Ordine degli Infermieri e delle Professioni Infermieristiche di Cagliari

Cagliari, 3 giugno 2019

“La notizia apparsa sugli organi di stampa di un presunto furto perpetrato da una infermiera cagliaritana in concorso con un noto cantante, impone all’Ordine degli Infermieri di svolgere i doverosi e più opportuni approfondimenti, anche se, a prima vista, non sembra da quanto trapelato che la condotta posta in essere dall’interessata possa in alcun modo essere ricollegata alla sua attività lavorativa”.

Lo afferma Pierpaolo Pateri, presidente dell’Ordine degli Infermieri e delle Professioni Infermieristiche di Cagliari, secondo cui però da un primo controllo, sembrerebbe che la persona in questione non risulti iscritta all’Albo degli Infermieri della provincia di Cagliari. “Se tale dato venisse confermato, costei eserciterebbe la professione infermieristica senza il requisito dell’iscrizione all’Albo e quindi al di fuori delle norme vigenti in materia” spiega Pateri.

La legge 3/2018, infatti, obbliga per l’esercizio della professione di infermiere, come di qualunque altra professione sanitaria all’iscrizione all’Ordine di appartenenza (articolo 5, comma 2: “Per l’esercizio di ciascuna delle professioni sanitarie, in qualunque forma  giuridica  svolta, è necessaria l’iscrizione  al rispettivo albo”).

“Questo Ordine provvederà a svolgere gli approfondimenti dovuti e, qualora le notizie fornite dovessero trovare conferma, a porre in essere ogni più opportuna iniziativa nelle competenti sedi, seguendo la strada che lo stesso ministro della Salute Giulia Grillo ha indicato (“Pugno duro contro l’abusivismo professionale”, sono state le sue recenti parole), sia nei confronti dell’infermiera, sia di chi ha permesso che una persona non in regola con la legge esercitasse e svolgesse ruoli perfino di tutor e di coordinamento” continua Pateri.

“Agli infermieri spettano, oggi, compiti primari nei confronti degli assistiti e a loro la vigente normativa assegna piena responsabilità, anche a livello di colpa lieve e grave, nonché compiti e garanzie sulle quali deve vegliare l’Ordine, ente sussidiario dello Stato. Quest’ultimo non può accettare che sia gettato discredito su una professione di cui fanno parte oltre 450 mila professionisti che quotidianamente assistono le persone che si affidano ai servizi sanitari e che nel farlo tengono alto il nome degli infermieri” conclude il presidente dell’Ordine degli Infermieri di Cagliari.

 

Redazione NurseTimes

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