I fatti risalgono a 11 anni fa. La scelta di un parto naturale con l’uso della ventosa, anziché di quello cesareo, ebbe un esito infausto.
I genitori di un bimbo tetraplegico ha vinto la causa contro l’ospedale di San Severino Marche, dove il figlio è nato 11 anni fa. Il piccolo sarebbe rimasto disabile al 100% a causa di un errore medico commesso durante il parto. La sentenza di primo grado emessa dal giudice Patrizia Pietracci, della II Sezione civile del Tribunale di Ancona, ha fissato l’entità del risarcimentoin 2 milioni e 276mila euro di euro.
Stando alla versione della famiglia, originaria dell’Umbria, ma stabilitasi nelle Marche per lavoro, i medici avevano deciso di scartare la possibilità di un parto cesareo, nonostante la situazione di sofferenza fetale. Ma la scelta di un parto naturale con l’uso della ventosa ebbe un esito infausto. Il bambino è venuto alla luce con il cordone ombelicale intorno al collo che gli impediva di respirare. Ancora oggi è alimentato artificialmente e necessita di assistenza continua.
“Al primo minuto presentava ipotonia e assenza di attività respiratoria e cardiaca, tanto che venne intubato e sottoposto a massaggio cardiaco, a seguito del quale, al secondo minuto, la frequenza cardiaca riprendeva”, hanno dichiarato i periti. Di qui la causa contro l’Asur, che dal canto suo ha sempre parlato di tragica fatalità.
Redazione Nurse Times
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