Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa contenente le dichiarazioni dei leader sindacali Giuseppe Carbone e Massimo Battaglia.
I segretari generali di Unsa e Fials, sigle sindacali fortemente rappresentative nel pubblico impiego (come attestano i dati Aran), ancora una volta insieme per una manifestazione che si terrà mercoledì 19 dicembre a Roma per protestare contro una manovra finanziaria che dimentica il lavoro pubblico. L’iniziativa avrà luogo sotto la sede del ministero della Funzione pubblica e consisterà in un sit-in di protesta e sensibilizzazione nei confronti del ministro Giulia Buongiorno.
“Rimane inaccettabile – dichiara il segretario generale della Fials, Giuseppe Carbone – che nella Legge di Bilancio 2019 siano previsti solo 20 euro lordi per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici. Si tratta di un contratto di povertà per il triennio 2019-2021. È provocatoriamente meglio licenziarsi e prendere il reddito di cittadinanza”. Così, invece, il leader del sindacato Unsa dei dipendenti delle funzioni centrali, Massimo Battaglia: “Anziché dirottare tutte le risorse pubbliche su misure di assistenza, riteniamo prioritario che questo Governo investa nel lavoro”.
Prosegue Carbone: “Noi non ci stiamo ad assistere a una Legge di Bilancio contro i dipendenti pubblici, che vede insistere su aumenti economici vergognosi, che prosegue con il saccheggio e il blocco dei fondi contrattuali, che nega totalmente risorse per nuove assunzioni in sanità. Noi siamo, invece, per le assunzioni nella pubblica amministrazione attraverso l’estensione al 2018 del termine per la maturazione dei requisiti per la stabilizzazione; per lo sblocco del turnover almeno al 100% dei cessati anche in sanità; per la proroga delle graduatorie dei concorsi pubblici; per l’elevazione al 50% del limite del 20% previsto per le procedure selettive interne, al fine di valorizzare le professionalità già in servizio e la definizione in sanità degli standard del fabbisogno di personale per singolo profilo professionale”.
E ancora: “Noi siamo per un rinnovo contrattuale 2019-2021 professionalmente dignitoso e una Legge di Bilancio 2019 che intervenga per aumentare lo stanziamento attuale dei rinnovi contrattuali, portandolo ai valori previsti dall’Ipca e definiti nel Def 2018 (aumento pari a 102 euro medi mensili). Siamo per una manovra finanziaria che definisca ulteriori risorse economiche ai fini delle progressioni di carriera dei dipendenti pubblici, con le nuove classificazioni previste nei lavori delle commissioni paritetiche per ciascun comparto pubblico. Abbiamo già chiesto emendamenti in questa manovra, tesi all’abolizione del blocco dei fondi contrattuali al dicembre 2016, al rientro tra le risorse contrattuali del finanziamento della retribuzione individuale di anzianità (Ria), all’introduzione della detassazione dei premi di risultato anche ai dipendenti pubblici”.
Aggiunge il segretario generale Fials: “Vogliamo che in questa Legge di Bilancio vengano estese anche alle professioni sanitarie la libera professione intramoenia e l’indennità di esclusività, come per la dirigenza medica. Ribadiamo anche la necessità che vengano prorogati i termini per l’equipollenza e l’equivalenza dei titoli del vecchio ordinamento delle professioni sanitarie, per evitare licenziamenti dolorosi di professionisti dopo oltre 30 anni di attività nel Ssn”.
Redazione Nurse Times
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