Una casa di riposo lager è stata smascherata a Predappio, comune italiano in provincia di Forlì-Cesena
Un gruppo di 15 anziani subiva vere e proprie violenze fisiche e psicologiche.
Nell’Opera di San Camillo, struttura diretta da un sacerdote 60enne coadiuvato da un assistente 40enne, gli ospiti venivano legati a letti e sedie 24 ore al giorno venendo a loro impedito di potersi muovere liberamente o andare in bagno.
La motivazione di tali atti, come spiegato dal religioso, sarebbe stata la carenza di personale.
«Come faresti, con quindici persone da curare?», spiega il direttore della struttura in un video registrato dalle microcamere installate dalla Polizia all’interno della struttura.
Nelle riprese analizzate dagli inquirenti è possibile vedere e sentire i pazienti urlare e lamentarsi con gli operatori:
“Slega, slega. Sto male, sono legato giorno e notte, come un animale.”
I pazienti venivano immobilizzati a termosifoni, divani e sedie mediante l’utilizzo di corde o manicotti.
I due carnefici sono “ritenuti, in concorso, responsabili del reato di maltrattamenti nei confronti di anziani pazienti”
Le indagini sono state condotte dagli agenti di Polizia dalla squadra Mobile di Forlì e del Servizio Centrale Operativo.
Ieri mattina sono state sequestrate molte cartelle cliniche ed interrogate “numerose persone informate sui fatti così da circostanziare le modalità delle pratiche illegali utilizzate”, spiega ancora la Polizia.
Nel frattempo è stato nominato un nuovo direttore della struttura, in sostituzione del sacerdote in modo da poter “garantire un regolare e dignitoso percorso socio assistenziale per i pazienti”.
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