La presidente del Collegio IPASVI di Campobasso – Isernia Mariacristina Magnocavallo esprime grande preoccupazione su quale potrà essere il futuro della Sanità molisana, visto che a tutt’oggi alcuna riorganizzazione è stata avviata.
“Più volte sono stati evidenziati i motivi di disagio esistenti nelle realtà ospedaliere e territoriali ed a nulla sono valsi i nostri suggerimenti e le nostre proposte per tentare di migliorare l’assistenza sanitaria”.
Nulla è accaduto dalle decisioni che si attendevano lo scorso 25 novembre dal tavolo tecnico, ora si spera in una decisione il prossimo 15 dicembre: “sembra di vivere il clima dell’inferno dantesco dove le anime attendono “tra color che son sospesi” il maestro che indichi loro la strada da seguire. La nostra sanità appare come una strada con fitta nebbia che non permette una visione chiara per il cammino da intraprendere. Nel contempo i dubbi ci assalgono in quanto l’assistenza, sia ospedaliera sia territoriale, sta per crollare”.
La presidente Magnocavallo ricorda che il prossimo 31 dicembre i contratti lavorativi di 280 infermieri sono in scadenza, di cui 130 sono prorogati grazie ai criteri previsti dalla Legge 125, mentre 150 potrebbero non essere prorogati per via del blocco totale del turnover e per mancanza di deroga da parte del governo alle assunzioni, pur avendo assicurato finora i LEA nei vari contesti della Sanità molisana.
“La figura infermieristica – come precisa la presidente IPASVI di Campobasso – Isernia – così come evidenziato in altre Regioni, rappresenta la chiave di svolta per il Servizio Nazionale e Regionale, grazie anche alle competenze avanzate e ai nuovi bisogni della popolazione, sia per le acuzie sia per la cronicità. Nella nostra Regione queste aumentano e assorbono la maggior parte delle risorse, le strutture ospedaliere sono in crisi e necessitano di un modello di assistenza diversa. Il paese è “ANZIANO” e se l’ospedale rappresenta un luogo “comodo” a cui rivolgersi, molti malati cronici non possono trovare soddisfazione ai propri bisogni”.
Concludendo la Magnocavallo vuole che si cerchino nel più breve tempo possibile delle progettazioni condivise per trovare soluzioni che consentano il “cambiamento”, superando eventuali resistenze. “Ricordiamo che i modelli di assistenza sono garantiti da professionisti competenti che, grazie anche al percorso formativo sia di base sia specialistico, hanno il riconoscimento della presa in carico interprofessionale che converge sui bisogni della persona.
La sfida del cambiamento può essere rappresentata da un nuovo sistema sanitario che garantisca vera continuità al paziente tramite gli infermieri, che partecipano alla vita del cittadino e non restano passivamente in attesa di una sua richiesta di bisogno.
Le inadeguatezze del sistema attuale, con scarse risorse e il blocco delle assunzioni, hanno messo in crisi l’assistenza molisana; queste dinamiche vanno cambiate e gli infermieri molisani sono pronti per la sfida con le giuste “competenze” e i giusti “numeri”.
Il collegio IPASVI di Campobasso – Isernia invita gli Organi Istituzionali, Politici e Sindacali a creare tutte le possibili condizioni per conferire dignità e decoro sia agli infermieri che ai cittadini, perché al momento il cittadino-paziente da una parte e l’infermiere dall’altra, vivono una stessa, anche se diversa come tipologia, situazione di “indignitosa insicurezza”.
Savino Petruzzelli
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