La svolta è resa possibile da una nuova formulazione dell’anticorpo monoclonale belimumab, ora disponibile in Italia.
Niente più day hospital, ricoveri e trasferimenti. Per tenere sotto controllo il lupus eritematoso sistemico (Les), malattia cronica di origine autoimmune che colpisce le donne 9 volte più degli uomini, ora bastano una “penna” e 20 secondi. È infatti disponibile in Italia una nuova formulazione dell’anticorpo monoclonale belimumab, che permette di somministrare il farmaco intelligente attraverso una sola iniezione sottocutanea alla settimana, con un “clic” sulla pancia o sulla coscia.
La novità è stata presentata ieri a Milano, durante un incontro promosso da Gsk. Belimumab, ricorda l’azienda, è disponibile in Italia dal 2013 e ha rappresentato “una prima svolta nel trattamento di una patologia sino ad allora orfana di cure specifiche”. Finora veniva somministrato in ospedale tramite un’infusione endovenosa lenta della durata di un’ora, inizialmente ogni due settimane e, dopo il primo mese, ogni 4, con una fiala da ricostituire ogni volta in base al peso corporeo dell’assistito.
La penna pre-riempita viene definita “la soluzione per quei pazienti che per vari motivi hanno problemi con l’endovena”, oltre a portare “benefici addizionali legati alla praticità di autosomministrazione in un contesto non ospedaliero e senza il vincolo del peso: il dosaggio della penna è infatti fisso”.
Si tratta di “un importante passo avanti per la qualità di vita del malato”, associato anche a “risparmi per il Servizio sanitario nazionale: nessun calcolo della dose per ogni paziente, né ricostituzione della fiala e diluizione in sacca infusionale; nessun costo legato all’utilizzo di una poltrona/lettino infusionale; predittività del budget resa possibile dal dosaggio fisso; conseguente liberazione di risorse e di tempo per le strutture ospedaliere e gli operatori sanitari”.
Redazione Nurse Times
Fonte: PharmaKronos
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