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L’ordine degli infermieri di Napoli diffida l’università Vanvitelli

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L'ordine degli infermieri di Napoli diffida l'università Vanvitelli
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L’Ordine delle professioni infermieristiche di Napoli ha diffidato formalmente l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. Inoltre, ha avvertito l’Ateneo, nella persona del Rettore Gianfranco Nicoletti; che all’atto di diffida seguirà entro sette giorni il ricorso alle vie legali nel caso di inottemperanza.


Il grave atto di accusa segue di poco una lettera dai toni garbati, inviata dall’Opi Napoli per chiedere l’osservanza della legge in materia di docenze universitarie.

In particolare: “che gli insegnamenti” in “Infermieristica in Medicina Specialistica” e “Infermieristica delle Disabilità” del Polo Incurabili e in “Infermieristica in Area Critica” del Polo Elena D’Aosta; “vengano attribuiti a candidati in possesso del titolo di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche” e non a docenti medici come purtroppo succede. Ma alle buone maniere dell’Ordine degli infermieri di Napoli, l’Ateneo ha risposto con noncurante silenzio.

Un atteggiamento che l’Ordine ha interpretato come segno offensivo e lesivo nei riguardi della professione.E, soprattutto, come dichiarata volontà di perseguire nella condotta di aperta illegalità.


All’Università Vanvitelli, l’Opi Napoli contesta infatti l’illegittima assegnazione degli insegnamenti di Scienze Infermieristiche a candidati non in possesso del titolo di Laurea che la legge prevede.

All’Ente di piazza Carità risulta, infatti, che le docenze sopra citate siano state attribuite a docenti in possesso di Laurea non congruente con l’insegnamento.

In forza di tutto questo, ragionano all’Ordine degli infermieri,“l’assegnazione degli insegnamenti di Scienze Infermieristiche a candidati non in possesso del titolo di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche non solo viola le richiamate previsioni normative, ma si pone, altresì, in netto contrasto con l’attuale profilo dell’infermiere, le cui competenze oggi sono da tutti riconosciute come specifiche e non delegabili ad altri profili professionali”.

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