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L’Opi di Milano si rinnova, tre liste in competizione. Presentiamo “La professione che innova e cambia”

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Il 29, 30 Giugno, 1° Luglio i 25559 infermieri iscritti all’Opi di Milano Lodi, Monza e Brianza torneranno alle urne per eleggere i loro rappresentanti  (VEDI)

Le votazioni si terranno dalle ore 8.30 alle ore 20 presso la sede di Via Adige, 20 a Milano. Sono tre le liste in competizione.

Nella giornata di lunedì 11 giugno, la lista candidata “La professione che innova e cambia”, si è presentata agli infermieri nell’Aula Panzieri dell’Istituto Ortopedico Gaetano Pini.

“Siamo INFERMIERI, perché nello spirito del nuovo ORDINE PROFESSIONALE, condividere e partecipare sarà il cambiamento per ognuno di noi. Siamo PROFESSIONISTI, lavoriamo al riconoscimento costante e continuo della nostra IDENTITA’ PROFESSIONALE attualizzandola all’evoluzione del sistema sociosanitario. Siamo infermieri, COMPETENZA E PRESENZA in quelle mani che non lasceranno mai soli i nostri cittadini”.

Questo il motto della lista che fa sua la lotta “per il riconoscimento delle competenze specialistiche, per la valorizzazione dei percorsi di carriera e dei ruoli anche a livello economico – afferma il dottor Claudio Bassi, infermiere dirigente del Gaetano Pini di 41 anni – gli infermieri dirigono e sostengono i reparti, ma oggi lo stipendio non è assolutamente proporzionale alle competenze e alla professionalità.

Quindi speriamo che nel tempo si possa crescere anche da quel punto di vista. Speriamo che all’interno dei reparti il lavoro dell’infermiere venga valorizzato. Che non sia confuso con il ruolo dell’OSS, un lavoro professionale che è un anello fondamentale del ciclo di assistenza, ma è un ruolo che dobbiamo utilizzare e saper valorizzare sapendoli guidare, quindi anche da questo punto di vista bisogna mettere ordine nelle nostre competenze e nei nostri ruoli”.

Attenzione anche verso la formazione, a cui i candidati della lista dottor Simone Lazzati, dottoressa Sabrina Bezze e dottoressa Annalisa Berti promettono di dedicare tempo ed energie affinché diventi “più forte e proporzionata, accessibile, disponibile e successivamente più spendibile, basata non solo su evidenze scientifiche e linee guida, ma anche sull’esperienza degli infermieri e che al contempo il lavoro sia orientato alla meritocrazia, perché troppe risorse sono state mal gestite e sprecate”.

Di sicurezza sul posto del lavoro, diversificazione salariale, problemi economici legati al carovita, emigrazione delle nuove leve e confronti con l’ambito Europeo ha parlato il dottor Shpetim Daca, che assicura di farsi portavoce sui tavoli che contano, “perché i nostri infermieri devono rimanere e lavorare qui, non andare in altri paesi”.

“La nostra lista punta a tre aspetti che riteniamo fondamentali:

  • La dotazione di piante organiche e quindi il numero di infermieri per posti letto
  • L’organizzazione del lavoro, dell’assistenza infermieristica nei reparti e nei servizi
  • Lo sviluppo di modelli e strumenti professionali.

Sono aspetti di cui gli ordini devono occuparsi – sostiene la dottoressa Carla Amigoni – perché impattano in modo forte sulla possibilità di garantire carichi di lavoro adeguati, la qualità delle prestazioni infermieristiche e la soddisfazione degli infermieri che erogano le prestazioni. All’interno della lista ci sono persone che possono lavorare su questo insieme alle istituzioni”.

“Oggi siamo già nel cambiamento. Sono stufo di veder declinato il valore della professione a mestiere. Vogliamo cambiare usando la testa – asserisce il dottor Francesco Bombelli – , il cuore e le mani. Mi piacerebbe dire che tocca a voi infermieri perché l’OPI di Milano, con i suoi 26 mila iscritti, non può restare in una condizione che non è mai un punto di partenza, perché l’OPI Milano può cambiare la nostra professione, ma per farlo bisogna partecipare, non solo al voto, ma anche alla rappresentanza politica e civile, alzando la voce nelle istituzioni e nei corsi di laurea. Per noi l’OPI Milano sarà il punto di partenza e non di arrivo come è stato per alcuni.”

Di sedi istituzionali e rappresentanza per un riconoscimento professionale hanno parlato anche il dottor Roberto Viganò e la dottoressa Mimma Sternativo.

La dottoressa Laura Zoppini aggiunge: “La nostra lista rappresenta un po’ tutte le dimensioni della professione.

Ci sono infermieri dirigenti come me, ma anche infermieri dell’ambito dell’assistenza, coordinatori, professionisti, infermieri che si occupano di formazione nelle Università. Dobbiamo lavorare insieme, fare squadra, perché troppo spesso siamo stati divisi e qualcuno ne ha anche approfittato.

Io credo che questa differenza sia forza, perché quando si fa squadra si vince e si vince tutti insieme. Voglio il cambiamento, voglio la professione unita nei luoghi e nei posti che contano e l’unica strada possibile è un ordine che rappresenti tutti gli infermieri e noi della lista La professione che innova e cambia ci siamo dati quest’obiettivo, per apportare quel cambiamento significativo, strategico di cui oggi un ordine come il nostro ha assolutamente bisogno”.

Unanime l’invito agli infermieri a partecipare e votare.

I candidati al consiglio direttivo:

  • Amigoni Carla
  • Alberti Annalisa
  • Alfonso Ana Maria
  • Bassi Claudio
  • Belloni Silvia
  • Bombelli Francesco
  • Daca Shpetim
  • Durante Angela
  • Lazzati Simone
  • Negrini Giuseppe
  • Pagani Silvano
  • Pirovano Raffaella Maria
  • Sternativo Mimma
  • Viviano Loredana
  • Zoppini Laura

Revisori

  • Membro effettivo: Bezze Sabrina
  • Membro effettivo: Calabrò Sebastiano
  • Membro supplente: Ferrari Isabella

Redazione NurseTimes

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