Il segretario regionale del sindacato, Donato Cosi, replica, dati alla mano, all’assessore al Welfare, che aveva minimizzato sulla carenza di personale.
“Caro assessore Gallera, non dare i numeri. La matematica non è un’opinione e i numeri non mentono. In Lombardia, anche secondo i suoi calcoli, mancano circa 10mila infermieri”. Così Donato Cosi, segretario di Nursind Lombardia, replica alle informazioni fornite ieri dall’assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera (foto), che non aveva accolto di buon grado la denuncia di carenza di personale avanzata dal sindacato infermieristico.
Lo stesso Nursind ha realizzato un manifesto che riporta i dati della situazione lombarda: se da un lato è vero che la Regione ha assunto 1.760 infermieri, dall’altro emerge che 1.496 infermieri sono andati in pensione; di infermieri di famiglia, neppure l’ombra; il fabbisogno è di 1.600 unità; per l’ospedale in Fiera servono 603 infermieri, ma ad oggi non ne è stato assunto nemmeno uno (“Anzi si sta cercando personale dagli ospedali del territorio, attingendo anche a infermieri non adeguatamente pronti per l’assistenza in Terapia intensiva”, precisa Cosi).
Secondo la Fnopi, inoltre, nel 2018 il fabbisogno di infermieri in Lombardia era di almeno 4.724 professionisti. Un gap mai colmato. “La propaganda di Regione Lombardia racconta di infermieri assunti, reclutati e in arrivo – conclude Cosi –. Ma le dichiarazioni di intenti non corrispondono ai fatti. In Lombardia, ad oggi, mancano almeno 6.663 infermieri: un numero che sta rapidamente salendo, con i colleghi al lavoro in ospedali e Rsa che nelle ultime settimane sono stati contagiati, oppure sono in quarantena. Calcolatrice alla mano, il numero si avvicina pericolosamente ai 10mila”.
Redazione Nurse Times
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