Le indagini riguardante le morti sospette di Piombino avvenute tra il 2014 ed il 2015 si sono concluse. La principale indagata per la procura di Livorno resta l’infermiera Fausta Bonino. Il pm Massimo Mannucci le attribuisce la responsabilità di 10 decessi.
Inizialmente sarebbero state 14 le morti addebitate all’Infermiere, ma successivamente 4 furono archiviate.
Anche Michele Canalis, primario del reparto della Bonino, comprare tra gli indagati.
È accusato di omicidio colposo riguardante la morte degli ultimi tre pazienti. Per il pm avrebbe tenuto un comportamento negligente non vigilando correttamente sul personale sanitario.
Le accuse per Fausta Bonino sarebbero di aver pianificato le morti dei pazienti ricoverati presso il reparto di rianimazione provocando loro delle severe emorragie attraverso la somministrazione in elevatissimi dosaggi di eparina.
Dal risultato delle perizie effettuate su 10 decessi, sarebbe emerso un nesso tra l’iniezione di eparina, la presenza della Bonino in reparto ed i decessi avvenuti poche ore dopo la somministrazione.
Venne arrestata in carcere il 30 marzo 2016 dal Nas dei Carabinieri, per essere successivamente scarcerata 21 giorni dopo su decisione del tribunale del riesame.
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